BRINDISI- “ Stavo dormendo, improvvisamente sento un gran botto e mi sveglio di soprassalto. Tre uomini avevano fatto irruzione in casa, avevano il passamontagna e impugnavano una pistola, hanno preso mio padre, quasi completamente nudo, e lo hanno portato via. Da allora non lo abbiamo mai più rivisto ”. Racconta quella terribile notte del 12 settembre 1999 Elisa Maniglio, una delle tre figlie di Giovanni Maniglio autista della Stp ammazzato in campagna con un colpo di pistola alla testa da Vito Di Emidio, il boss pentito della Sacra Corona Unita. Era la fine degli anni 90. E’ la prima volta che Elisa racconta pubblicamente quella scena indimenticabile, quel dolore immenso che le ha cambiato la vita. Di Emidio qualche giorno fa è stato condannato definitivamente a 23 anni di carcere per oltre 20 persone ammazzate, uno sconto di pena perchè collaboratore di giustizia.
“Nostro padre non ha avuto giustizia”, l’intervista integrale a cura di Lucia Portolano alle figlie di Maniglio è stata pubblicata sul settimanale di approfondimento di Brindisi e provincia il7, che trovate in edicola.
BrindisiOggi
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