BRINDISI- Espulsi in 103, e uno arrestato. Questi sono i provvedimenti assunti dal ministero dopo le indagini condotte dall’ufficio Immigrazione e dalla Squadra mobile di Brindisi durante l’ultimo sbarco di immigrati a Sant’Apollinare. Nella mattinata di venerdì scorso presso la banchina Sant’Apollinare nel porto di Brindisi ha attraccato la nave “Aquarius” appartenente ad una ONG.
A bordo c’erano 862 cittadini extracomunitari provenienti da varie regioni del Nord e del Centro Africa. I migranti erano stati tratti in salvo nel canale di Sicilia. Una volta operato il necessario controllo sanitario e provveduto a ristorare gli extracomunitari, sono state avviate le procedure di identificazione delle persone soccorse.
Operatori delle Squadra Mobile brindisina con la polizia scientifica, in stretta collaborazione con il personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura hanno ascoltato i migranti per cercare di capire se fosse possibile rintracciare gli scafisti. Ma nulla è emerso su questo fronte.
Durante le indagini è emerso che due soggetti erano già stati espulsi dal territorio nazionale e, in assenza di un provvedimento del Ministro dell’Interno che ne consentiva il reingresso nello Stato, sono stati denunciati dalla Mobile alla competente Procura della Repubblica per ipotesi delittuose previste dal Testo Unico sull’Immigrazione; nei loro confronti veniva quindi avviata una nuova procedura di espulsione. In tutto sono stati 103 i decreti di espulsione firmati.
E’ stato invece scoperto che uno viaggiatori era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Firenze il 7 gennaio 2016. Accusato di cessione di sostanza stupefacente. Lo straniero, che all’atto dello sbarco dichiarava di chiamarsi JAR MURNI Mustapha, era già stato censito in Italia con l’alias di JARMOUNI Mostafà.
Il provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità Giudiziaria fiorentina a carico di 10 stranieri, individuava in capo al JARMOUNI Mostafà condotte illecite in materia di stupefacenti. A questi veniva contestata l’ipotesi di reato di concorso con altri, alcuni dei quali rimasti ignoti, nella cessione di stupefacenti. Il gruppo di cui il JARMOUNI Mostafà avrebbe fatto parte era attivo nel campo dell’illegale cessione al minuto di sostanze stupefacenti del tipo cocaina fino all’aprile del 2014 ed operava in varie località italiane come Viareggio, Camaiore ed altri luoghi della Versilia.
Il 31enne è stato portato nel carcere di Brindisi.
I 103 (quasi tutti nord africani) sono stati invece liberati, a questi è stata notificata la lettera di diffida a lasciare il territorio nazionale entro circa 15 giorni con tanto di decreto di espulsione. Se mai torneranno ai loro paesi resta un interrogativo.
Gli altri immigrati che hanno chiesto l’asilo politico sono stati distribuiti nei centri di accoglienza di tutta Italia.
Negli ultimi tre giorni in Italia sono arrivati 7500 migranti.
BrindisiOggi
che significa espulsi ma liberati sul territorio?
l’Italia e’ un colabrodo,immigrati che non se ne vanno,militari cappellani ufficiali che ci costano 177ml l’anno,queste sono solo due degli esempi,e poi lasciano i vigili del fuoco senza mezzi e con stipendi da fame.
E’questo che gli italiani si meritano dopo che li abbiamo votati?