BRINDISI- Chiudono gli ospedali di Mesagne, San Pietro Vernotico e Fasano, i sindacati lanciano l’allarme.
“In questo preludio di folle estate torrida, nell’ambito della organizzazione della emergenza estiva, la Direzione strategica della ASL Br sta portando a termine il progetto di smantellamento dei servizi sanitari ospedalieri, accelerando le chiusure dell’Ospedale di Mesagne e sostanzialmente di S.Pietro V.co, oltre che di Fasano- dicono CGIL,UIL e UGL- Senza ovviamente la contestuale riconversione degli Stabilimenti Ospedalieri interessati alla chiusura, né tantomeno il potenziamento delle offerte sanitarie del territorio”.
In un periodo di emergenze quale quello estivo diventa difficile quindi far pronte alle necessità dei cittadini.
“ Il territorio e la popolazione di Brindisi, già martoriati dai vari piani di riordino regionali, vengono calpestati e non rispettati, nemmeno nei diritti fondamentali, come quello alla salute- aggiungono i sindacati- Vi sono zone della provincia dove si corre il rischio di non avere il soccorso in tempi utili; che il “Perrino” e gli altri Ospedali che rimangono (Francavilla ed Ostuni) “scoppiano” e che non vi sono spazi per accogliere i reparti da chiudere e trasferire; che la stessa Giunta Regionale ha stabilito con la DGR 239/2017 che le chiusure si possono procrastinare se non vi è la possibilità di trasferire come a Lecce e Taranto stanno facendo; che a Brindisi pochissimi sono i posti letto per acuti nel privato soprattutto rispetto alle altre province; che le liste di attesa sono sempre lunghe e che le strutture territoriali non consentono iter diagnostici-terapeutici celeri”.
Alla luce di tutto questo CGIL,UIL e UGL ritengono “ ormai ineluttabile chiamare tutti i cittadini alla difesa dei diritti costituzionali alla salute e preannunciano forme partecipate di lotta, contro lo strapotere della cosiddetta ”politica” che decide sulla “pelle” delle persone e di un management incapace di dare costruttive risposte ai bisogni dei nostri concittadini, condannati anzi a subire una carente organizzazione dei Servizi Sanitari Pubblici per i prossimi decenni”.
BrindisiOggi
Continua la presa per il culo, paghiamo 10€ di ticket e loro chiudono i presidi,intanto a Bari si aumentano gli stipendi,e poi escono i bandi dove un laureato fa a fare le pulizie nei reparti,c’è qualcosa che non mi torna…