SQUINZANO- Avrebbe parlato al telefono con Luca Greco e Massimiliano Marino, nei giorni precedenti la loro scomparsa, Luciano Liuzzi, 36enne brindisino, ora finito in carcere per aver violato la misura cautelare che non gli consentiva di comunicare al telefono. Liuzzi infatti era agli arresti domiciliari a seguito dell’operazione “Beak open”, condotta dalla Squadra Mobile di Lecce che ha smantellato una banda dedita al furto con spaccata ai danni dei commercianti salentini. Liuzzi così è stato arrestato dalla squadra mobile, su richiesta del pm Giuseppe Capoccia e ordinanza a firma del gip Simona Panzera. Il brindisino si sarebbe messaggiato con i due amici scomparsi e con Giovina Vitale, 42enne di Cellino San Marco. Nel circuito delle telefonate e dei messaggi anche Alessandra Bruni, 22enne di Squinzano, convivente di Marino Manca, l’uomo scampato con Luca Greco (40enne, squinzanese, omonimo dell’uomo scomparso) a un duplice tentato omicidio dello scorso 8 settembre. Liuzzi, Vitale e Bruni sono indagati per favoreggiamento. Nel frattempo proseguono le ricerche di Greco e Marino, l’auto di quest’ultimo ritrovata bruciata nelle campagne tra Squinzano e Campi Salentina non ha di fatto fornito alcun elemento utile alle indagini , se non convinto gli investigatori che qualsiasi cosa sia successa ai due uomini sarà successa in un luogo differente dal ritrovamento dell’auto.
BrindisiOggi
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