BRINDISI – Il sindacato Cobas dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori della Sanitaservice della provincia di Brindisi perchè su di loro pende la applicazione di una sentenza del tribunale che cancella l’internalizzazione degli lavoratori delle pulizie. La richiesta: “Internalizzate anche noi, subito un incontro Pasqualone”.
“Il primo passo da fare – dicono dal sindacato Cobas del lavoro di Brindisi – è incontrare il direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, e all’amministratore dell’azienda Sanitaservice, Flavio Roseto, per individuare i percorsi rivolti a cancellare tale eventualità”.
Nelle scorse settimane si è giunti ad un accordo per i lavoratori Cup, della Logistica e dello Screening senologico passeranno a 35 ore, aumentato l’orario anche per gli addetti alle pulizie che passano a 24 ore.
Ad essere esclusi, sarebbero solo i dipendenti assegnati alle pulizie, servizio oggetto della pronuncia dei giudici amministrativi sul caso Brindisi. In questo caso, l’unico scenario possibile sarebbe quello del ritorno alle gare d’appalto. La partita del personale non sarà affatto facile, vista l’eterogeneità delle situazioni nelle singole province pugliesi.
Le Sanitaservice – società interamente controllate dalle Asl – verranno assorbite dall’agenzia unica della Regione. La scelta politica di assorbire le società che hanno internalizzato i servizi prima gestiti dalle cooperative con le gare d’appalto, scaturisce dalla decisione del Consiglio di Stato che ha bocciato gli affidamenti diretti perché violerebbero le regole sulla concorrenza.
I rappresentanti sindacali insieme alla delegazione regionale, hanno già esposto, nel corso della riunione svoltasi a Bari la settimana scorsa, una proposta su come sottrarsi alla decisione del tribunale.
“Emiliano ha affermato – sottolineano dal Cobas – che la Regione Puglia è fortemente determinata a rafforzare il processo di internalizzazione dei servizi che le direttive della Comunità Europea permettono a favore delle Sanitaservice”.
Il tutto, ovviamente, deve avvenire all’interno del piano economico che la legge prevede.
Emiliano ha affermato che le decisione sulla Sanitaservice saranno prese all’interno di un percorso condiviso con tutti, attraverso ulteriori momenti di confronto.
“La proposta – sottolinea il sindacato Cobas – del gruppo di lavoro è di costituire una nuova società attraverso una fusione pura delle 7 Sanitaservice esistenti, con un nuovo statuto e la forma di un partenariato pubblico/pubblico. Una riorganizzazione che preveda una nuova struttura organizzativa, un migliore coordinamento tra le diverse unità territoriali per costruire una omogeneità di comportamento su tutta la Regione”.
Il sindacato Cobas nei diversi interventi realizzati nel corso della riunione ha posto la necessità che le linee guida regionali vengano superate, che si realizzi una legge regionale che dia la possibilità di superare i limiti odierni del funzionamento delle Sanitaservice.
La riunione si è conclusa con la proposta di Emiliano che prevede una riunione a breve di tutte le strutture regionali sui contenuti emersi nel corso della riunione per poi rivedersi tutti insieme.
BrindisiOggi
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