Furti all’ ospedale, ex dipendente della Sanitaservice reintegrato per un errore tecnico nel licenziamento

BRINDISI- L’azienda fa quattro giorni di ritardo nella contestazione  disciplinare e il dipendente accusato di furto deve essere reintegrato. Lo ha deciso il giudice del Tribunale di Brindisi nel caso  di un imputato per i furti all’ospedale Perrino di Brindisi. Si tratta di un ex dipendente di Sanitasevice, società in house della Asl.  L’ex lavoratore  dovrà essere reintegrato. Si tratta di un problema tecnico nelle procedure di contestazione e licenziamento. Non solo deve tornare a lavoro, ma bisogna pagare anche gli stipendi arretrati da dicembre 2016, mese del licenziamento, sino al suo rientro.

La Sanitaservice dovrà  sborsare anche 1500 euro di  spese processuali. La società può impugnare la decisione.

Il 18 ottobre era  stata contesta al lavoratore la prima sanzione disciplinare, gli veniva contestato di aver posto in essere gravi comportamenti e condotte delinquenziali.

Il dipendente  aveva chiesto di essere ascoltato, per poter fornire la propria versione dei fatti. È stato ascoltato dal datore di lavoro il 24 novembre.

La società aveva 30 giorni di tempo per procedere, ma il licenziamento è avvenuto 34 giorni dopo, e Sanitaservice non ha dato alcuna spiegazione giustificabile del ritardo dei termini. Dopo 30 giorni, secondo la legge, se non seguono provvedimenti, significa che la tesi apportata dal lavoratore è stata accolta dall’azienda. Un ritardo che è costato caro alla società in house.

Intanto però sull’altro binario si svolgerà il processo penale nel quale il dipendente è imputato dopo l’inchiesta dei carabinieri dei Nas coordinata dalla pm Valeria Farina Valaori.

BrindisiOggi

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