TORINO – “Panico e tanta paura, ad un certo punto non ho capito più niente. Ho sentito un rumore assordante come se ci fosse un aereo sulla nostra testa e poi ho visto tanto fumo bianco”. È una delle prime frasi pronunciate questa mattina da Antonio De Benedictis, 29enne di San Vito dei Normanni presente ieri sera in piazza San Carlo a Torino dove era stato allestito il maxi schermo per guardare la finale di Champions tra Juventus e Real Madrid. Antonio per fortuna sta bene, ha solo una ferita sulla gamba guaribile in pochi giorni. Con lui c’era anche Luca De Giorgi, un altro ragazzo brindisino che sta bene.
Panico ieri sera a Torino per un falso allarme bomba nella grande piazza San Carlo dove si erano riuniti i tifosi juventini per guardare la finale di Champions League. Quasi 1.400 feriti, tra questi anche brindisini. Un fuggi fuggi generale intorno alle 22.20 quando è stato avvertito il primo boato.
“Ho sentito lo scoppio e poi le urla- racconta Antonio a BrindisiOggi – io e il mio amico eravamo al centro della piazza e ad un certo punto ci siamo sentiti spingere siamo caduti per terra. C’erano bottiglie di birra e ci siamo feriti con quelle. Ma in quel momento non ho capito più niente”.”Sono stati attimi terribili – dice il 29enne – per fortuna sono riuscito a mettermi in salvo fuori dalla piazza, pensavo solo di poter tornare a casa”. Il tifoso juventino ha ancora la voce che trema questa mattina. La paura è stata tanta, ma per fortuna sta bene. In mattinata si è recato in ospedale per farsi medicare perché ieri sera c’erano oltre duemila persone al Pronto soccorso. Antonio De Benedictis è un grande tifoso della Juventus è mai si sarebbe perso una finale così importante, ma oggi dopo il caos di ieri sera dice: “Non credo guarderò più una partita di calcio”.
Lì in piazza San Carlo c’erano migliaia di tifosi juventini da tutta Italia per assistere alla finale di Cardiff, la partita era quasi terminata quando è successo il caos. Purtroppo l’effetto dell’onda in preda al panico è stato sconvolgente. La psicosi attentato c’è anche in Italia, purtroppo.
Maristella De Michele
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