BRINDISI–Rifiuti speciali, fanghi provenienti dal drenaggio del porto di Taranto stoccati nelle campagne tra Brindisi e San Vito De Normanni. La scoperta è stata fatta dai carabinieri del Noe di Lecce, guidati dal maggiore Nicola Candido, che questa mattina hanno sequestrato due siti, una cava dismessa e un’area agricola che si trovano in contrada “Chiusura Grande” e in “Contrada Mascava”, lungo la starale 16 che collega Brindisi a San Vito dei Normanni.
Si tratta di terreni di privati cittadini, che secondo i militari, era consapevoli del traffico illecito di rifiuti. Queste aree non era autorizzate a discariche, né tanto meno a questo tipo di rifiuti speciali. La cava dismessa aveva l’autorizzazione solo per essere riempita di roccia da scavo, non certamente di fanghi del drenaggio del porto di Taranto, provenienti dall’area Ex Belleli. Si tratta di inerti di demolizione edili, conglomerato bituminoso, plastiche e rifiuti ferrosi. L’area sequestrata è di circa trentamila metri quadrati, dove sono stati stoccati e tombati quindicimila tonnellate di rifiuti speciali.
I carabinieri sono giunti al sequestro d’urgenza dei due siti dopo una serie di appostamenti e approfondimenti. Durante l’attività hanno beccato l’autista di un mezzo che scaricava i rifiuti. Quattro persone al momento risultano indagate, i due proprietari dei terreni, l’autista del mezzo e il titolare della società di autotrasporti. Sono in corso ulteriori approfondimenti, le indagini sono coordinate dal pm Giuseppe De Nozza che ha convalidato il sequestro del Noe. I reati contestati sono quelli di traffico illecito di rifiuti speciali e esercizio di discarica abusiva.
Lucia Portolano
Felicitazioni per i NOE. La cosa che fa rabbia è che c’è ancora in giro gente che si permette di sminuire e disconoscere che sul territorio di Brindisi persiste e si incrementa uno stato di “danno ambientale” grave. Questa volta tutte le Associazioni, insieme, dovranno costituire un fronte di rivendicazione contro coloro i quali hanno permesso e realizzato questo autentico scempio ambientale.