BRINDISI- Viene scarcerato Nicola Tamburrano, i domiciliari si trasformano in interdittiva della sospensione dal lavoro. Lo ha deciso il Riesame, al quale aveva fatto ricorso il suo difensore l’avvocato Pasquale Angelini. Tamburrano è uno dei 5 dipendenti Enel arrestato il 5 maggio scorso per un giro di appalti e tangenti alla centrale elettrica Federico II di Brindisi. Il suo difensore aveva motivato il ricorso sul fatto che il suo assistito non avesse la qualifica di addetto al pubblico servizio, ma di esser di fatto solo un operaio. Ad Tamburrano viene contestato il regalo di auto da parte dell’imprenditore che vinceva le gare d’appalto. Lo stesso imprenditore del leccese che poi ha denunciato tutto una volta rimasto senza lavoro.
Insieme a Tamburranno sono stati arrestati Carlo Depunzio mesagnese di 47 anni, responsabilee dell’area Funzione salute, sicurezza e ambiente, l’unico in carcere dal 5 maggio, domiciliari invece per Domenico Iaboni, di Roma (59 anni), Fabiano Attanasio (54 anni) di San Martino delle Battaglie; Vito Gloria (62 anni) di Brindisi.
Mentre è stato fissato per il 6 giugno prossimo l’Incidente probatorio dove l’imprenditore Palma sarà sentito nel contraddittorio delle parti alla presenza degli indagati e dei magistrati nella stanza del gip.
BrindisiOggi
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