FRANCAVILLA FONTANA- Strutture ricettive sanitarie e commerciali nella zona Pip, il consiglio comunale di Francavilla Fontana approva una variante urbanistica per modificare la destinazione d’uso, ma per i centristi quell’atto è illegittimo.
I consiglieri di Noi centro, Dario Mancino e Angelo Di Noi hanno annunciato che richiederanno formalmente parere di legittimità degli stessi atti agli uffici urbanistici regionali, a cui sarà altresì chiesta una valutazione generale dello stato dell’arte della zona, al fine di valutare la gravità di quanto approvato e di interessarne eventuali altre autorità competenti.
“Il nostro gruppo richiede- scrivono i due consiglieri- un’urgente verifica di legittimità della delibera del Consiglio comunale n. 15 del 10 marzo scorso per la modifica del piano degli insediamenti produttivi della nostra città. Siamo fermamente convinti che il procedimento adottato da questa amministrazione non sia assolutamente adeguato ad apportare una siffatta variante urbanistica alla zona Pip di Francavilla Fontana, e riteniamo veramente singolare che alcuni pareri siano stati addirittura rilasciati prima dell’approvazione della stessa delibera.”
Il 188 aprile scorso i centristi hanno eseguito un formale accesso agli atti per: Copia della documentazione inerente i progetti e le varianti nella zona PIP di Francavilla Fontana, ed in particolare di qualsiasi richiesta prodotta da parte di imprese o privati interessati ad aprire un’attività commerciale e/o di servizi in area PIP.
“Più volte nel corso degli anni – proseguono – le amministrazioni hanno tentato (a volte riuscendoci) di violare le norme urbanistiche che disciplinano la zona Pip per forzare l’insediamento di strutture commerciali in un’area nata esclusivamente per ospitare opifici industriali e artigianali e per farlo si è voluto procedere a colpi di maggioranza e di delibere di Consiglio comunale, ignorando, o volendo ignorare, che le variazioni di destinazione d’uso da zona normata come industriale e artigianale, in una zona commerciale (o che peggio ancora oggi si vuol trasformare anche in turistica e sanitaria), necessitano di un adeguamento completo del piano, delle sue norme di attuazione, nonché del nuovo calcolo degli standard minimi inderogabili di cui al D.M 1444/68.”
BrindisiOggi
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