BRINDISI- “Soldi anticipati per un’autonoma e libera scelta”. Così’ il Tar di Lecce rigetta il ricorso presentato dalla Provincia di Brindisi che aveva chiesto la restituzione di quanto versato per conto del Comune di Brindisi, all’Università degli Studi di Bari e all’Università del Salento per il funzionamento dei corsi di laurea nella terra di Brindisi. Il Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce ha revocato il decreto ingiuntivo, in precedenza accordato, alla Provincia di Brindisi di 3.088.175,66, anticipati per conto del Comune di Brindisi. Il titolo per tale anticipazione si rinveniva negli accordi stipulati per l’istituzione di corsi di laurea nel territorio brindisino (Economia Aziendale, Informatica, Ingegneria Gestionale, Ingegneria Aerospaziale, e Scienze Sociali, Politiche e del Territorio). Veniva attribuito, infatti, proprio alla Provincia di Brindisi il ruolo di capofila del progetto, nonché responsabile della continuità del flusso finanziario con le Università. La sentenza pur riconoscendo la validità, l’efficacia degli accordi e l’ammontare delle somme vantate dalla Provincia di Brindisi, ritiene che l’anticipazione sia avvenuta “solo in ragione di una propria autonoma e libera determinazione.” Il legale dell’ente, l’avvocato Mario Marino Guadalupi, fa sapere che al Provincia è pronta ad impugnare il provvedimento al Consiglio di Stato nonché ad esperire ogni altra ulteriore azione giudiziaria utile. A margine della considerazioni giuridiche, c’è preoccupazione per le sorti dell’Università e rammarico per la tutela del diritto allo studio nel territorio provinciale di Brindisi.
BrindisiOggi
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