TORRE SANTA SUSANNA- Era tornato da qualche giorno a fare il sindaco di Torre Santa Susanna dopo che il Tar aveva accolto il suo ricorso contro il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale, ma il Consiglio di Stato congela tutto. Michele Saccomanno dovrà aspettare l’8 giugno prossimo quando è stata fissata la camera di consiglio. Il sindaco aveva dovuto lasciare la fascia tricolore sulla base di un provvedimento di scioglimento del consiglio comunale seguito alle dimissioni rassegnate da 9 consiglieri lo scorso 22 febbraio. Il provvedimento era stato quindi proposto dal prefetto e divenuto effettivo il 16 marzo con un decreto del presidente della Repubblica.
Secondo il Tar le dimissioni non erano state “contestuali” e quindi non potevano portare allo scioglimento.
Ma i consiglieri hanno impugnato la decisione dei giudici amministrativi leccesi, e il Consiglio di Stato ha stabilito che: “Ritenuto che, effettivamente, vi sono ragionevoli argomenti a sostegno della tesi per cui le dimissioni ‘contestuali’ sono dalla legge configurate come ipotesi diretta ad un risultato politico-istituzionale diverso da quello perseguito con rinuncia ‘individuale’ al mandato elettivo consiliare, considerato tuttavia, che su questo profilo decisivo sarà l’approfondita discussione collegiale in camera di consiglio, nel contraddittorio tra le parti, a poter assumere un orientamento definito, sia pure nella fase cautelare”. L’udienza è stata fissata l’8 giugno prossimo.
BrindisiOggi
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