Sandro Toffi: “Brindisi una città in guerra, sabato la mia ultima serata qui”

BRINDISI- “Brindisi una città in guerra”, secco il post su Facebook di Sandro Toffi, organizzatore di eventi, e imprenditore  nel mondo dello spettacolo. Da anni vive a Lecce ed ha investito a Gallipoli, famoso per la sua storia da dj,  ma  da brindisino ogni tanto cerca di organizzare qualcosa in quella che è stata la sua città. Dopo le polemiche il giorno dopo la grande festa al parco Cillarese, che ha racconto migliaia di famiglie brindisine a costo zero, ha deciso di non mettere più piede qui da imprenditore.

Fari puntati  sulla sporcizia lasciata in un’area del parco, che è stata ripulita il mattino dopo. “Ieri quando ho visto il parco vivere con migliaia di famiglie, quelle della “Brindisi vera” e non i cento disfattisti di Facebook, ho pensato che avevamo realizzato una cosa grandiosa- racconta Sandro Toffi (uno degli organizzatori)- bambini che giocavano, ragazzi che si divertivano, famiglie che facevano picnic con la roba portata da casa.  Mi sono sentito felice. Pensavo che il giorno dopo ci sarebbero stati commenti positivi ed invece in molti attaccavano e facevano girare le foto di una parte della zona sporca. Ma le foto giravano alle 8 del mattino, quando noi avevamo già organizzato per le pulizie del giorno dopo. Alle 10 eravamo lì a pulire.”

“Il problema è che Brindisi è in guerra da un  anno- aggiunge Toffi-  Ogni cosa che viene fatta in questa città si cerca di capire chi la sta facendo e di chi è amico. Ieri non abbiamo fatto business, ciò che abbiamo raccolto andrà a coprire le spese. E sia chiaro l’amministrazione sino alla fine non voleva rilasciare l’autorizzazione perché qui tutti hanno paura. Dei commenti, degli attacchi. Questa è un’amministrazione terrorizzata.”

Sandro Toffi e la società 0831 avevano organizzato lo stesso evento lo scorso anno quando l’autorizzazione fu data dall’allora commissario prefettizio. “Abbiamo ottenuto l’autorizzazione- spiega- sulla scorta di quella del precedente anno. Qui c’è una guerra di tutto contro tutti a discapito di chi vuole organizzare. Da anni che lavoro con la società 0831 ma oggi  per questa città è un fattore negativo, perché se ci sono loro (uno dei soci è il figlio del politico Marcello Rollo),  ogni cosa sembra essere un’agevolazione.”

Si sente mortificato Toffi, e sabato sarà la sua ultima serata a Brindisi.  “Quando vengo in questa città mi si apre il cuore- dice- perché ci sono tutti i miei amici, ed ho il piacere di organizzare qualcosa qui. Sono stato amico di tutte le amministrazioni dal 1984 ad oggi perché è il mio lavoro, ma ora è impossibile continuare. Eppure c’è stato un tempo in  cui qui si è pagato un artista 200mila euro quando ne valeva 50mila e nessuno diceva nulla. Oggi viene gettato fango da 100 fomentatori che sono tutto il giorno sui social, ma sia chiaro non sono la città.”

“Sabato sarà  la mia ultima serata allo 0831 e poi non  farò più nulla a Brindisi- conclude l’imprenditore-  passo anche per essere amico di  qualcuno, quando  in realtà ho  solo  fatto le cose perché questa è la mia città. Quello che ho guadagnato qui è molto poco, le motivazione andavano oltre un discorso economico.”

Secondo Toffi dopo il grande successo di ieri al Cillarese un’amministrazione comunale illuminata avrebbe dovuto investire qualche risorsa, non tantissima, per organizzare una festa simile per i brindisini ogni domenica di maggio . “Ma qui tutto è impossibile- conclude-qui è tutta una guerra.”

Lu.Po.

 

5 Commenti

  1. Io consiglierei a Sandro Cioffi di non darsi per vinto, perché conosciamo la valenza di una giunta che in un anno non ha portato un risultato di cui essere lusinghieri. Sono soltanto ridicoli oltre che incapaci. Basti pensare che siamo sommersi dai rifiuti, il Pug non riparte e la litoranea nord e’ una discarica al buio. Continui Sandro a lottare con noi per una Brindisi migliore e per sottrarla a chi impropriamente si è avvalso il titolo di amministratore.

  2. Il problema non’e’ Brindisi ma i brindisini.la citta’ è bella ma la rovinano i propri cittadini pensano alle chiacchiere e non pensano alla loro città.

  3. Beh, su molte cose Sandro ha ragione, però, restando al fatto specifico, un po’ di furba anticipazione preventiva non avrebbe guastato. Bastava diffondere via web , e magari con appositi cartelli all0ingresso, questa breve info ” Il Parco sarà pulito a nostra cura il giorno seguente l’evento “

  4. Sono sconcertato …una città (rimane un eufemismo chiamarla tale) che vuole vivere nella precarietà,nella superficialità, nell’abbandino, e attraverso questo vuole rimanere ostaggio di 4 deficienti che la gestiscono. Sulla questione rifiuti, ormai ne abbiamo già parlato troppo, una amministrazione che pensa a organizzare liti in consiglio comunale e non riesce a produrr niente di buono…..lasciamola andare al suo destino……

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