Abolizione dell’incompatibilità tra lavoro dipendente e professione di avvocato, parte la raccolta firme

BRINDISI- Una raccolta firme sulla proposta di legge: abolizione dell’incompatibilità tra lavoro dipendente o parasubodinato e professione di avvocato. Questo l’appello della CGIL di Brindisi, questa richiesta di adesione ad una proposta di legge contempera due diverse esigenze che le associazioni forensi hanno in questi anni evidenziato, motivazioni apparentemente contrapposte e che tuttavia trovano nell’abolizione della incompatibilità il loro punto d’incontro.

Innanzitutto la presa d’atto della situazione di migliaia di avvocati sans papier che già sono di fatto dipendenti di studi professionali e presentano gran parte degli elementi che identificano il rapporto di subordinazione senza goderne dei diritti (e senza beneficiare realmente nemmeno dei vantaggi e delle libertà connesse alla condizione di libero professionista).

Dall’altra parte questa modifica andrebbe a diminuire il numero delle imprese-avvocati, il numero degli studi professionali che studi non sono. Andrebbe, di fatto, a razionalizzare le modalità organizzative della professione forense, ponendo fine alla costrizione, che grava a carico di chiunque voglia svolgere la professione, di dover aprire, in fondo una microimpresa spesso costosa e inefficiente.

“Questa proposta farebbe decadere l’incompatibilità e andrebbe a favorire l’inclusione di queste nuove figure che andranno a nascere nel contratto collettivo nazione di lavoro Studi Professionali- dice Antonio Macchia, segretario generale della CGIL Brindisi- Sappiamo che, anche vista la particolarità di una professione che si occupa di un diritto costituzionalmente protetto, la decadenza dell’incompatibilità comporterà la ridiscussione di altre tematiche legate, per fare solo qualche esempio, alla previdenza, alla forma della delega, alla garanzia di indipendenza di giudizio intellettuale”.

“Chiediamo alle associazioni forensi di unirsi con noi e contribuire a diffondere questa proposta, chiediamo agli avvocati di firmarla, per sanare una situazione ormai intollerabile per moltissimi avvocati giovani (ma non solo) e per dare razionalità e maggiore efficienza al sistema degli studi- aggiunge Macchia- Invitiamo quindi a raccogliere il maggior numero di firme, attraverso il modulo (presso ogni sede CGIL), perché queste siano presentate alle forze politiche che dimostreranno la volontà di appoggiarci per garantire un lavoro dignitoso agli iscritti all’Ordine che operano negli studi e per assicurare ai clienti un servizio trasparente e di qualità”.

Per maggior dettagli consultare il sito : http://www.cgil.it/raccolta-firme-proposta-legge-abolizione-incompatibilita-lavoro-dipendente-parasubordinato-professione-avvocato/#.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*