BRINDISI- Giornate difficili in Contrada Masseriola. A turbare uno scenario reso già complicato dai risultati poco esaltanti del campionato, arrivano le decisioni del Consiglio Federale che ieri ha deliberato all’unanimità che dal Campionato 2018-19 tutte le gare dovranno svolgersi in impianti di gioco con una capienza minima di 5000 posti a sedere. L’obbligo scatterà già nei playoff della stagione 2017-18.
Non un fulmine al ciel sereno, perché di questi adeguamenti se ne parlava già da qualche tempo, solo che da ieri è partito il conto alla rovescia che, inflessibile, non concederà più deroghe a nessuno. Brindisi dovrà adeguarsi e lo dovrà fare in fretta, già dal prossimo play off, per evitare il trasferimento a Taranto o a Bari. Ed ecco che puntuale, torna alla ribalta la questione palazzetto, tirata in ballo più volte dalla politica locale, sin dalla promozione in Lega Due (Pala Eventi) e ancora, tristemente, legata al palo. Tante le promesse non mantenute in questi anni dalle Amministrazioni Comunali che si sono susseguite per la costruzione e successivamente la ristrutturazione del PalaPentassuglia che, tradotte in soldoni, ammontavano a 4 milioni di euro destinati poi ad altre priorità cittadine.
La soluzione, spinosa e onerosa, destinata a ricadere nuovamente sui privati, in un periodo davvero ristretto, invoca una soluzione immediata. Il presidente Marino & Co., a sacrifici negli ultimi tempi non si sono mai risparmiati: l’ultimo in ordine di tempo, l’ingaggio di Samardo Samules.
Centrare l’obiettivo play off significherebbe riaprire con serenità il tavolo di trattative con Enel, main sponsor sino a giugno 2017, e avvicinare nuovi partner con i quali instaurare un nuovo ciclo di collaborazione.
Il confronto pre-pasquale contro Milano (palla a due alle 19,30), perciò, diventa uno snodo imprescindibile per il futuro del basket a Brindisi. Lo scivolone interno contro Pesaro ha ridotto a un lumicino le possibilità di accesso alla post season, ma tutto può ancora succedere, poiché i campioni d’Italia la scorsa settimana hanno blindato il primo posto con quattro giornate d’anticipo, le stesse a disposizione della banda di Sacchetti per riprendere la corsa. “Siamo stati supponenti nel terzo quarto – aveva dichiarato il coach biancoazzurro a fine gara – credendo di aver vinto. Mi è dispiaciuto vedere i miei giocatori impauriti nei momenti cruciali”.
L’Enel dovrà ripartire da un importante bagno di umiltà e dalla consapevolezza che le partite terminano al 40’ per tentare di azzannare le scarpette rosse, che per la prima volta affronteranno Samuels da avversario. Il centro giamaicano, squalificato per una gara (comportamento offensivo nei confronti degli arbitri) sarà regolarmente in campo sabato sera e la squalifica sostituita con un’ammenda di 3000 euro. Alla lista nera delle sanzioni disciplinari della settimana, si sono sommate 1500 euro per malfunzionamento delle attrezzature obbligatorie e ulteriori 1000 euro per offese collettive frequenti del pubblico contro la terna arbitrale.
Una settimana da dimenticare per il sodalizio biancoazzurro, magari con una vittoria che riaccenderebbe le speranze del play off, l’entusiasmo per la volata finale e scriverebbe la parola “fine” sugli attriti tra capitan Cardillo e la tifoseria. Un sabato santo da vivere con calma e sangue freddo.
Lilly Mazzone
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