La sentenza: Senza contratto scritto sul tasso la banca deve restituire gli interessi

BRINDISI- Se non c’è un contratto scritto, la banca deve restituire gli interessi.  La Corte di Cassazione ha affermato che se la banca  non fornisce la prova dell’esistenza del contratto scritto dal quale ricavare  il tasso pattuito fra le parti, deve restituire al correntista tutte le somme addebitate a titolo di interessi. Il contratto è difatti insanabilmente nullo.

La vicenda trae  origine da una  opposizione proposta da un correntista avverso l’esecuzione immobiliare intrapresa nei suoi confronti da una società finanziaria, cessionaria di una banca. Il Tribunale adito dopo avere, tra l’altro, rilevato l’assenza del contratto scritto, aveva  applicato  ai saldi debitori del conto corrente il tasso legale. La società finanziaria, che era rimasta soccombente nel giudizio,  aveva impugnato la sentenza,  sostenendo, tra i diversi motivi, che erroneamente era stata esclusa l’applicazione degli interessi convenzionali in difetto di prova dell’accordo scritto.

Ma la Suprema Corte con  la sentenza  n. 5609/2017 ha rilevato che la soluzione praticata dal Tribunale di riconoscere gli interessi legali  è  favorevole alla società ricorrente  e quindi non può lamentarsene giacché , “in mancanza di   forma scritta per il contratto di apertura del conto corrente   l’intero rapporto è nullo ai sensi dell’art. 117, commi 1 e 3, T.U.B. con conseguenti obblighi restitutori di tutti gli interessi percepiti.

“La nullità- spiega l’avvocatoVincenzo Vitale del Codacons- consegue al fatto che la forma scritta, quando è richiesta ad substantiam, come nel caso di specie, è elemento costitutivo del contratto. Se, quindi, non vi è prova della volontà delle parti di concludere un determinato contratto avente una data causa, un dato oggetto e determinate pattuizioni, l’accordo è nullo così come correttamente affermato dalla Corte.”

Dopo questa decisione le banche, in difetto di contratto scritto, non potranno più invocare l’applicazione del tasso legale. Trattandosi di un indebito, le banche dovranno restituire al correntista  gli interessi percepiti, maggiorati degli interessi legali.

BrindisiOggi

 

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