BRINDISI – In cambio di denaro fornivano false dichiarazioni di ospitalità da esibire in questura per ottenere permessi di soggiorno, o rinnovi. Gli agenti della Digos di Brindisi al comando del vice questore Caliò ha arrestato 5 persone, 4 brindisini e uno straniero. Un’operazione condotta per il contrasto all’immigrazione clandestina voluta dal Ministero dell’Interno. Pagano da 350 euro sino a mille euro per comprare delle false dichiarazioni di ospitalità da esibire presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Brindisi per ottenere rilasci o rinnovi di permessi di soggiorno nonché ricongiungimenti familiari.
L’attività investigativa della Digos, approfondita grazie anche alla collaborazione dell’Ufficio Immigrazione, sviluppata con un’ intensa e laboriosa attività tecnica di intercettazioni video e ambientali e con servizi di osservazione e pedinamenti, ha permesso di evidenziare nel capoluogo brindisino la presenza di un nutrito gruppo di persone, alcune delle quali di nazionalità straniera – in particolare afghani e pakistani – che, sodali con altri cittadini italiani, ponevano in essere condotte inequivocabilmente riconducibili al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare ed altro.
Questa mattina il personale della Polizia di Stato della Questura di Brindisi con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, ha dato esecuzione a cinque misure cautelari, richieste dalla Procura della Repubblica di Brindisi e disposte dal GIP del Tribunale di Brindisi.
In particolare: è stato portato in carcere il cittadino afghano SAHAK Ahmad Shah alias SAK Jan 30 anni e posti ai domiciliari Luigi VERGA Luigia 42 anni, Alba TURI 48 anni, Marcello COLETTA 49 anni e Alessandro DE IACO 42 anni
Nella stessa operazione sono state anche indagate in stato di libertà dieci persone delle quali sette brindisine ed eseguite quindici perquisizioni domiciliari.
Commenta per primo