A 15 anni lascia tutto per il basket, Chiara la cestita che sogna di fare il magistrato

SAN VITO DEI NORMANNI- Si chiama Chiara De Falco, classe 2000, ruolo ala.

Chiara, è una giovane donna di San Vito Dei Normanni (Br) che a 15 anni ha fatto le valige ed è migrata a Battipaglia, per coltivare la sua passione, il basket: “ L’unico sport che tende al cielo”. Sì, perché ci vuole una buona dose di coraggio e un pizzico di follia per stravolgere la propria vita, da minorenne, e inseguire un sogno. E lei l’ha fatto con l’entusiasmo e la caparbietà di un’adolescente che ha già le idee chiare sul futuro: “ Ho imparato a guardare la mia vita, come quella che scorre dal finestrino di un treno. Chi vuole salire sale, io ad aspettare non mi fermo più”.

A sei anni muove i primi passi, per puro divertimento, nelle giovanili del San Vito dei N.nni nelle fila del Basketball School. Nel 2014 partecipa ai campionati U13-U14 e, a stagione in corso, viene ceduta in prestito alla De Florio Taranto con la quale vince la finale regionale U14. Nel 2015, in serie C, sempre con la casacca della sua città, gioca “Il Trofeo delle Regioni” a Roma. L’anno successivo si trasferisce a Battipaglia, in serie B (U16-U18). Nel 2017, sempre in B, gioca nelle fila dell’U20 con la Virtus Basket Ariano Irpino e il 28 febbraio migra a Salerno (U18-U20).

In un battito di ciglia la vita cambia, e ci si ritrova adulti: impari a cucinare, stirare, a scandire la quotidianità tra allenamenti e studio. La giornata tipo inizia alle 06,30, scuola dalle 8 sino alle 14, in palestra dalle 15 per il primo allenamento con l’U18, a seguire con la prima squadra (A2) sino alle 18. Il tempo di una doccia e subito a studiare sino alle 23.  “ Sin da piccola, sognavo di diventare una giocatrice professionista. Quando lo raccontavo ai miei amici, ridevano di me. Così, ho deciso di continuare a studiare per darmi una possibilità concreta”. Da grande, Chiara, vuole diventare magistrato, intanto si gode le soddisfazioni sul campo. E’ la più piccola della squadra: “Allenarsi con giocatrici più grandi e forti – racconta – è un’esperienza fantastica, cresci sia tecnicamente sia come persona. Sono del parere che il posto in quintetto bisogna guadagnarselo durante gli allenamenti”.

Condivide la casa con cinque compagne di squadra, legge parecchio nel tempo libero, ultimamente si è appassionata a Massimo Biscotti e ascolta i Negramaro. La sua famiglia, papà Domenico, mamma Antonella e la sorellina Agnese la sostengono e seguono spesso. La sua seconda, è la squadra con due guide sportive e educative che rispondono al nome di Andrea Forgione (coach U18) e Roberto Russo (coach A2).  “ Dentro ogni persona – dice Chiara – ci sono sacrifici che la gente non vede. Per giocare ad alti livelli, bisogna essere disposti ad affrontarli, ma se vuoi giocare a basket e ami realmente questo sport, non saranno mai dei grossi sacrifici”.

Appena può, torna a casa per farsi viziare, soprattutto dalla nonna, combattuta tra la felicità dell’arrivo e la tristezza della partenza. A Salerno le mancano le sue amiche del cuore con le quali rimane in contatto grazie ai social. Segue anche il basket maschile, l’Enel in particolare ma Marco Bellinelli resta il suo mito. Ha giocato al PalaPentassuglia una sola volta in occasione del “Join the game U13”. Il suo desiderio è di approdare in un club pugliese, magari radunando le migliori giocatrici della regione.

In bocca al lupo Chiara!

Lilly Mazzone

 

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