BRINDISI- Con l’apertura del Brin Park il gruppo Aliotto si impegnava a versare nelle casse del Comune di Brindisi circa 700mila euro per misure di attenuazione d’impatto commerciale di questa struttura sul tessuto commerciale cittadino, a distanza di quattro giorni dall’apertura il responsabile commercio di Noi con Salvini Brindisi, Teddy Arigliano, chiede: “Cosa aspetta l’Amministrazione a chiedere il ‘ristoro’ di 700mila euro?”.
Arigliano interroga l’amministrazione cittadina come mai “nessun dirigente di Palazzo di Città abbia pensato che al Comune spetti di diritto tale ristoro. E’ una bella somma che l’Amministrazione potrebbe girare in favore delle piccole attività (ed è questo il compito del ‘ristoro’), messe in ginocchio sia dalla crisi e sia dai centri commerciali, non in ultimo, Brin Park stesso. In tal modo, rifiaterebbe anche l’economia cittadina ed piccoli commercianti non sarebbero costretti a chiudere, come purtroppo spesso accade”.
Anche la Confesercenti nei giorni scorsi aveva chiesto all’amministrazione di investire lo stesso incasso dell’Imu dovuto dal Brin Park a favore dei commercianti. “Così, si potrebbero finanziare i corsi di formazione per i commercianti, prevedere contributi per gli affitti (oggi troppo alti e spesso insostenibili), riconoscere rimborsi ai nostri giovani che vogliono frequentare tirocini formativi, oppure, come incentivi sulle ristrutturazioni dei locali o sulle nuove assunzioni-dice Arigliano- Cambierebbe il volto anche il centro stesso: arredo urbano, potenziamento della pubblica illuminazione, fioriere, panchine e sicurezza. Con 200mila euro di tassa IMU sicuri nelle tasche del Comune e con quelle famose 700mila euro che la Carluccio dovrebbe richiedere, Brindisi potrà finalmente ‘rinfrescarsi’” .
BrindisiOggi
Ad ogni modo, vanno fatti i complimenti al gruppo Aliotto che ha investito nella nostra città… ovviamente questo gruppo avrà un ritorno economico, ma nel loro investimento hanno offerto a Brindisi un po’ di posti di lavoro.
Luntai : città di 100.000 abitanti sito a nord ovest della Cina. I commercianti aprono il proprio esercizio commerciale nella via principale. Succedsivamente alla mia visita per lavoro viene aperto nel giro di 3 mesi un centro commerciale sotterraneo. Cosa fa il governo locale o nazionale? Ristruttura a proprie spese l’esterno di tutti i locali commerciali della via principale.
La domanda è: cosa farà il nostro comune di Brindisi? Sono certo che mai farà qualcosa per i commercianti dei centro città.
Signori … l’Italia ovvero il BEL PAESE (bello e con caratteristiche uniche), il nostro centro cittadino… con potenzialità immense, sovrastati da grandi gruppi commerciali e interessi privati che ledono il bene ed il benessere comune….
Saremo in grado di essere quanto meno al passo con la Cina? In fondo sarebbe necessario SOLO cambiare l’approccio mentale