Centrale Federico II, troppi dubbi sul futuro, scoppia la protesta dei lavoratori

BRINDISI- Protesta davanti ai cancelli della centrale Federico II di Cerano, lavoratori sul piede di guerra.

Le segreterie di FILCTEM FLAEI UILTEC, unitamente ai componenti della RSU,  questa mattina hanno incontrato Enel Produzione, Direzione della UB di Brindisi.

“Nel corso  dell’incontro- spiegano i sindacati- sono state manifestate le forti preoccupazioni per i periodi sempre più accentuati di fermata dei 4 Gruppi di produzione, condizione determinata dalla riduzione di richiesta di energia, dall’ingresso in Puglia delle importazioni con l’elettrodotto di Galatina, dalla significativa crescita di energie rinnovabili, mutazioni del mercato elettrico, che stanno portando la Centrale Enel verso una condizione di non competitiva”.

Nel 2016 era stata stimata una produzione di 13 TWh, l’anno si è chiuso con circa 8 TWh, per il 2017 la previsione è di 10 TWh, con una possibile ripresa del funzionamento nei mesi estivi, spiegano ancora i sindacati.

“Nel nuovo contesto la centrale di Brindisi, è stata considerata da TERNA (gestore della rete elettrica in alta tensione) impianto essenziale per il 2017, questo per garantire in particolari momenti produzione per i Servizi di rete, stabilità di tensione e di frequenza, ENEL da parte sua ha chiesto che l’essenzialità sia estesa anche per gli anni successivi fino al 2020-dicono- Questa particolare condizione di scarso funzionamento della centrale, genera l’assenza di navi in banchina, per questo ENEL non sta effettuando copertura con prestazioni straordinarie dei turni”.

Sul funzionamento dell’impianto di Brindisi, nel periodo marzo – giugno 2016, su segnalazione dell’Autorità per l’energia, il gas e il sistema idrico, l’Autorità Garante della Concorrenza, ha avviato un’inchiesta con la possibilità di sanzioni per ENEL e nuove determinazioni sul funzionamento futuro degli impianti, le conclusioni sono attese per la  prima settimana di aprile.

Per altro, nel corso dell’incontro, Enel  ha illustrato l’esito dell’ultima Conferenza dei Servizi al Ministero dell’Ambiente sulla revisione dell’AIA, dove il Comune ha votato contro e il Ministero della Salute ha chiesto di monitorare i risultati della Valutazione del Danno Sanitario, ciò ha determinato la decisione di riportatore in una specifica valutazione in Consiglio dei Ministri per l’emissione del relativo Decreto.

Le organizzazioni sindacali, inoltre, nel corso dell’incontro, hanno chiesto chiarimenti sull’inchiesta della magistratura in merito agli appalti, Enel  ha informato che a seguito di una lettera di denuncia pervenuta è stato doveroso informare la Procura, il sindacato auspica la rapida conclusione delle indagini, affinché tutte le attività possano essere svolte in piena serenità.

FILCTEM – FLAEI – UILTEC, la RSU e i lavoratori riuniti in assemblea hanno confermato tutte le loro preoccupazioni per il futuro produttivo del sito e la tenuta occupazionale dei diretti e dell’indotto.

“Enel-concludono- deve andare oltre la richiesta di essenzialità al 2020, deve garantire una nuova proposta di strategia industriale per l’innovazione dei processi e possibili graduali riconversioni del sito”.

BrindisiOggi

 

 

1 Commento

  1. Gent.mi
    Io mi chiedo… stiamo provvedendo ad installare in quell’area un gasdotto… perché non far pervenire parte di quel gas alla centrale di cerano?
    Con l’installazione di alcuni compressori si potrebbe inviare gas a turbine a gas e produrre energia elettrica, utilizzando poi una TORCIA FREDDA in modo da contenere eventuali emissioni in caso di spegnimento di un compressore????

    Impianti di questo tipo sono sicuramente altamente produttivi e meno inquinanti del carbone.

    Ricordiamoci anche che la FPSO FIRENZE a 20 miglia dalla costa Brindisina estrae gas…

    Voglio dire… abbiamo le risorse a portata di mano….
    Non le vogliamo proprio sfruttare?

    Evidenziando ciò….mi pare che dietro a tutto questo,come sempre, ci siano solo interessi di alcuni a non voler procedere in direzioni non congeniali.

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