Ecologica Pugliese perde al Tar, il Comune affida a Falzarano, la sindaca: “Faccio appello ai lavoratori e all’azienda”

BRINDISI- Il Tar respinge nel merito il ricorso presentato da Ecologica Pugliese contro l’affidamento del servizio a Ecologica di Falzarano. Prima vittoria del Comune nei confronti dell’azienda che si occupa della raccolta rifiuti. Sino a questo momento il tribunale amministrativo aveva sempre bocciato il Comune di Brindisi.

Una sentenza molto attesa dall’amministrazione che condiziona la questione dei rifiuti a Brindisi, ormai diventata incandescente da diversi punti di vista. Da una parte i dipendenti in stato di agitazione, con l’azienda che non ha ottenuto il Durc per i debiti con l’Inps e il Comune che non può a questo punto anticipare gli stipendi, dall’altra le continue segnalazioni dei cittadini su quartieri sporchi e invasi dai rifiuti. Con questa decisione del tribunale  l’amministrazione pubblica può affidare il servizio a Ecologica di Falzarano, l’unica ad aver presentato la propria offerta alla gara biennale. La società due giorni fa aveva comunicato di essere pronta al subentro, mancava solo la polizza, che chiaramente non avrebbe fatto sino a quando non aveva certezza del subentro.

Il Tribunale amministrativo regionale ha dichiarato il ricorso in parte irricevibile, in parte inammissibile e in parte da respingere, condannando l’Ecologica Pugliese al pagamento delle spese processuali liquidate in complessive 3.000 euro (1.500 euro in favore del Comune e 1.500 in favore della Ecologia Falzarano.

Alla luce della sentenza, la sindaca Angela Carluccio ha convocato per il pomeriggio di oggi la società uscente e quella entrante per sollecitare la velocizzazione dei tempi per il passaggio di cantiere. “Chiederò all’Ecologia Falzarano- afferma la sindaca- di adempiere immediatamente a tutti gli obblighi previsti per il subentro e mi appello alla sensibilità dei lavoratori che, in questo periodo di transizione, dovranno sopperire alle fisiologiche difficoltà legate a ogni subentro di ditta. Mi aspetto che sin dal momento del suo insediamento, l’Ecologia Falzarano dia un segnale importante alla città che ha bisogno di tornare ad essere pulita, ordinata e decorosa, per chi ci vive e per chi viene a visitarla”.

L’emergenza comunque al momento resta, il passaggio di consegne potrebbero richiedere diversi giorni e la città potrebbe ritrovarsi più sporca che mai.

BrindisiOggi

3 Commenti

  1. Mi sembra giusto, a questo punto, adombrare l’ipotesi che se il subentro non avverrà per il verso giusto, la colpa ricada sui lavoratori! Si chiede ai lavoratori di sopportare il sacrificio di lavorare senza chiedere il rispetto delle norme di sicurezza e ambientali. Proprio quelle norme che sono state usate contro l’Ecologica Pugliese per metterla in difficoltà. Ora, per l’Ecologia Falzarano, si chiede di soprassedere, di far finta di niente. Forse siamo al punto che gli Enti preposti al controllo sul territorio, possono stabilire una tregue e non eseguire controlli? Vedremo! Io non ci credo che Uffici efficienti e pronti a far rispettare le regole, come Vigili sanitari, INAIL, ASL, NOE ecc, si faranno da parte per consentire alla società subentrante di operare indisturbata.

  2. Su questo argomento in un’altra occasione avevo espresso il mio pensiero in merito:
    “I cittadini di Brindisi hanno una grossa fortuna di natura economica, di natura occupazionale, di natura ambientale, ma non hanno la voglia di sfruttarla oppure non riescono ad imporsi. La possibilità di rendere operativo questo tesoro di risorse richiede tempi brevissimi di realizzazione ed il consenso del territorio.
    Oppure come è successo con il porto, come è successo con l’aeroporto il treno passa……….. e poi…..
    Veniamo ai fatti.
    I cittadini di Venezia e dintorni hanno smesso di utilizzare le discariche per i loro rifiuti e previo impianto di pretrattamento possono conferire e conferiscono alla Centrale Enel di Fusina sino a 100.000 tonnellate annue di CDR (rifiuto pretrattato) che viene miscelato con il carbone e bruciato in Caldaia.
    I cittadini di Brindisi a due passi hanno anche loro una Centrale con una potenza 4 volte superiore. Lascio a voi il calcolo di quanti rifiuti si possono bruciare a Brindisi con una conseguente riduzione di emissione di CO2 nell’ambiente, riduzione della tariffa urbana nelle bollette per non usare più le discariche, aumento dell’occupazione sia per le attività connesse al pretrattamento dei rifiuti sia per le azioni di revamping connesse alle attività di adeguamento degli impianti di combustione.”

  3. Finalmente una buona notizia e mi auguro che l’ecologica pugliese torni nelle discariche da cui era venuta.

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