BRINDISI – Lorenzo Manzo non è più il presidente dell’Asd Brindisi. La notizia era nell’aria da qualche giorno ormai, soprattutto data l’assenza dell’imprenditore di Casarano allo stadio Fanuzzi nella gara di domenica contro il Mesagne, ma ha trovato riscontro solamente oggi quando Manzo, con una lettera contenenti le motivazioni dell’addio, ha ufficializzato le sue dimissioni da presidente del club. La situazione si era fatta insostenibile ed è sfociata come tutti immaginavano nonostante le smentite dello stesso Manzo rilasciate appena due mesi fa in occasione della presentazione alla stampa dell’allenatore Totò Nobile.
“Lo strappo è insanabile in quanto mi è stato impedito di visionare libri e scritture contabili”, spiega l’ormai ex presidente biancoazzurro. “Io lascio con grande dolore, con tanta stanchezza ma con la consapevolezza di non avere niente da rimproverarmi. Ci ho messo passione e dedizione, ma non ho trovato nessun riscontro”. L’ennesimo passo indietro societario, frutto di incomprensioni tra i soci ma anche con il Comune, mette nuovamente in difficoltà la Brindisi calcistica. E’ chiaro, nella sua lettera, il riferimento con tono polemico all’amministrazione comunale, a cui lamenta mancanza di risposte e di appoggio: “Mi ero offerto persino di ristrutturare gratuitamente il Fanuzzi, ma nessuno mi ha dato delle risposte”. Mancanza di comunicazione, di dialogo ma soprattutto divergenze di idee con i membri dell’ex Real Paradiso sono le cause di questo divorzio anticipato. “Ho maturato questa decisione – conclude rammaricato l’imprenditore salentino – avendo preso coscienza dell’impossibilità di realizzare gli obiettivi che mi ero posto a inizio mandato”.
Ma che ne sarà ora del calcio a Brindisi? La stagione sportiva, dal punto di vista dei risultati, stava già lasciando a desiderare: mai competitivi per il primo posto, due mesi senza una vittoria e cinque allenatori messi sotto contratto non sono esattamente gli ingredienti più adatti per costruire un campionato di vertice. Nonostante ciò, i play-off sono distanti solamente un punto, segnale di quanto incerta e strana fosse questa Promozione. L’addio di Manzo (a tre giornate dal termine della regoular season) rischia però di compromettere definitivamente la rincorsa verso questi spareggi promozione, vero e proprio campionato a parte in cui tutto può succedere. Ed è proprio a questo treno a cui si affida il Brindisi per terminare, quantomeno in maniera decente, questa stagione.
Per l’anno prossimo, invece, regna la totale incertezza. Un film già visto, questo, per molti appassionati della maglia con la V. Non riuscire a vincere (e a gestire) nemmeno un campionato di Promozione, però, rischia di essere una delle pagine più nere del calcio brindisino, nonché la fine dello stesso data la mancanza di imprenditori pronti a investire in un progetto a lungo termine. Con Manzo dimissionario, gli scenari si presentano più neri che mai. E come sempre, a farne le spese, è chi questo sport, questa città e questa maglia li ama davvero.
Antonio Solazzo
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