BRINDISI- “Quell’area deve essere restituita agli usi portuali. Il sito deve essere dismesso”. Questa la dichiarazione dei Democratici e socialisti in merito alla proposta del progetto di A2A.
“La centrale,- scrivono- così come previsto da un accordo di programma del 4 luglio del 1989 è ancora lì a testimoniare l’altissimo prezzo, anche in termini di salute dei propri cittadini, pagato dalla città di Brindisi al fabbisogno energetico dell’Italia.
Quel sito va dismesso. Quei terreni devono essere restituiti agli usi portuali così come previsto anche all’interno del DPP del piano urbanistico generale della città di Brindisi, non vogliamo pensare che tutto l’accanimento contro il redigendo Pug fosse propedeutico alla cancellazione del Dpp e dei suoi vincoli.”
Per i Democratici e Socialisti nessuna contrarietà nei confronti del progetto di A2A o di altri privati per investire nelle nuove tecnologie energetiche sul territorio. “ Non avendo necessità alcuna delle banchine – aggiungono- il progetto può essere sviluppato in altri siti e soprattutto vista la benevolenza della regione rispetto a tali nuove situazione pensabile che sia il pubblico che altri privati possano proporsi in maniera da risolvere in maniera ottimale problematiche da troppi anni inquinano il nostro territorio.”
BrindisiOggi
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