FRANCAVILLA FONTANA- Telecamere contro gli incivili, l’occhio elettronico pronto ad immortalare l’abbandono selvaggio della spazzatura.
Tornano le telecamere nel centro abitato e nelle campagne di Francavilla Fontana per contrastare l’abbandono selvaggio di rifiuti. Il sistema di videosorveglianza, che resterà attivo fino a fine anno, è già attivo da sabato 11 marzo, e vedrà più occhi elettronici al lavoro contemporaneamente, con la rotazione degli stessi su più punti sensibili per garantire la più ampia copertura possibile.
“Nei mesi scorsi – spiega l’assessore Maria Rizzo – questo sistema è stato utile per arginare un problema che, seppur creato da pochi incivili, crea in realtà un enorme danno a tutto il resto della cittadinanza che invece rispetta non solo le regole, ma soprattutto la propria comunità, il proprio ambiente e se stessa. Le telecamere serviranno come già accaduto a individuare e punire i trasgressori con multe salatissime. Il sistema funziona, lo abbiamo già visto, e nessuno furbetto può più sentirsi impunito”.
E la pubblicazione su social e giornali delle foto dei “furbetti” colti in fallo? “Lo rifaremo” conferma il sindaco Maurizio Bruno. “Nei mesi scorsi – spiega il primo cittadino – qualcuno ci ha denunciati al Garante per la Privacy sostenendo che avremmo diffuso immagini dalle quali era possibile riconoscere i trasgressori. Il Garante ci ha chiesto chiarimenti, abbiamo fornito foto e documentazione, e il 2 marzo scorso ci ha risposto: nessuna violazione, i trasgressori non sono in alcun modo riconoscibili e quelle foto potevano e potranno essere pubblicate. Ma sia chiaro: come ho già ribadito in passato, non lo facciamo per gogna mediatica o altro, visto che come ha confermato la massima autorità in materia non vi è alcuna violazione della privacy, ma solo per far capire ai cittadini che il sistema di videosorveglianza è operativo sul serio, funziona e porta a delle conseguenze. Vale la pena pagare tutto questo quando si potrebbe semplicemente essere civili ed educati come tutti gli altri? Credo di no”.
BrindisiOggi
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