BRINDISI- Dopo l’incontro, organizzato dal prof. Tommaso di Castri e tenutosi a scuola l’11 febbraio scorso con l’International School of Forgiveness, fondata da Daniel Lumera come progetto della Foundation My Life Design, che ha l’obiettivo primario di promuovere in chiave laica e pragmatica la cultura del perdono in quanto scienza della felicità e forma di rivoluzione per le coscienze, gli studenti della classe V B del Liceo Artistico ‘E. Simone’ di Brindisi, con la preziosa guida del docente di Discipline pittoriche, prof. Luca Luzio, e il fattivo sostegno del Dirigente Scolastico, prof.ssa Carmen Taurino, hanno abbracciato l’idea di realizzare, in vista del concorso nazionale Dialoghi del perdono, un’opera ispirata a questo tema. Sono stati profondamente colpiti nelle corde dell’anima da una testimonianza video, riportata dal regista Sergio Rubini, che racconta di una madre recatasi in carcere per trovare un ragazzo che tutti credono essere suo figlio, ma che in realtà è semplicemente l’uomo che le ha ucciso il figlio e che, insieme al marito, adotta, quando viene a sapere che questi è solo, conosce l’odio da sempre, covato dentro di sé e alimentato quasi fosse una regola di vita.
L’idea di partenza è stata quella di immaginare che la mente umana debba sbloccarsi rispetto a tutte le forme di chiusura, che le impediscono di vedere l’altro e di andargli incontro, abbandonando ogni sorta di egoismo, egocentrismo, orgoglio.
Uno degli studenti, Gianluca Manzo, ha realizzato così ‘due volti che formano una serratura, la quale fa intravedere al di là di essa quegli ingranaggi, che rappresentano il processo tramite cui è possibile arrivare al perdono, a sua volta raggiungibile solo dopo l’illuminazione generata dall’accettazione del punto di vista dell’altro’. Quell’illuminazione che prescinde da qualsiasi afflato religioso, ma che fa in modo che la forma mentis ceda il posto alla forma cordis di ogni uomo, di ciascuno di noi, che esula dal tempo, dallo spazio, dall’età, dalla provenienza geografica, dagli aspetti culturali e ideologici di riferimento e che lo pervade e in lui sussiste in quanto tale, in quanto essere umano prima di tutto.
La V B ha partecipato al concorso anche con l’opera plastica del compagno della stessa classe, Umberto Antonaci, raffigurante un cuore stritolato da una sua arteria, simbolo di una forma di auto-oppressione, che ci soffoca e impedisce al sangue di scorrere e alla vita stessa di fluire.
L’idea di perdono di Gianluca è stata apprezzata per la categoria Arti figurative e ha ottenuto il primo premio a Roma, in Campidoglio, nell’ambito di una cerimonia istituzionale, il 10 marzo, durante la Giornata Internazionale del Perdono. A Gianluca è spettato, a partire da quel momento, il pregevole titolo di Ambasciatore del perdono, con una borsa di studio che gli riconosce il suo piccolo ma significativo contributo.
E’ stata premiata non solo la sua opera, ma soprattutto l’aver fatto risuonare in sé le parole di quella donna determinata ad avere come figlio proprio quell’uomo che le ha causato il dolore più grande della sua vita e che a Gianluca, così come a ognuno di noi, ha aperto un mondo, il cui orizzonte va ben oltre quello che comunemente s’intende per perdono.
Un’altra pregevole testimonianza della grande sensibilità e dell’indiscutibile talento degli studenti del Liceo Artistico ‘E. Simone’ di Brindisi, che, sapientemente guidati dai propri docenti, raggiungono spesso traguardi di alto livello nelle competizioni, nei concorsi e nelle iniziative in cui si cimentano.
Il progetto proseguirà con altri due incontri, organizzati dalla prof.ssa Mauro Tiziana della Foundation My Life Design, il primo dei quali previsto per il 30 marzo presso il salone di rappresentanza della Camera di Commercio di Brindisi sul tema Consapevolezza d’impresa e Economia del dono, in cui interverrà il Direttore dell’International School of Forgiveness, Daniel Lumera, impegnato nella medesima giornata a presentare presso la libreria Feltrinelli della città il suo libro dal titolo La cura del perdono; nel secondo, fissato per il 6 maggio presso una sede ancora da definire, egli stesso terrà un seminario esperienziale, anche questa volta sul tema del perdono.
BrindisiOggi
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