Moderati per Torre replicano all’ex sindaco: “Vada in Procura e porti tutte le carte, su di noi non emergerebbe nulla”

TORRE SANTA SUSANNA- Anche dopo lo scioglimento del consiglio con le dimissioni della maggioranza più uno dei consiglieri il dibattito politico a Torre Santa Susanna prosegue.  Il gruppo Moderati per Torre replica alle accuse dell’ex sindaco Michele Saccomanno.

“ Il comportamento dell’ex sindaco Saccomanno ed il cinismo con il quale ha tentato in tutti i modi di rimanere attaccato alla poltrona- scrivono- ma soprattutto le sue ultime dichiarazioni, rafforzano la nostra idea di aver fatto la scelta giusta, azzerando una maggioranza che non aveva alcuno spirito democratico. Sentire parlare di burattini e burattinai, proprio lui, che si è sempre circondato di YES MAN, ci fa sorridere.”

“ L’ex sindaco ha affermato che il suo Consiglio Comunale sia stato sciolto dalla mafia- proseguono- ma in realtà è stato sciolto solo dal suo eccesso di suo autoritarismo. La dichiarazione dell’ex Sindaco secondo cui avremmo richiesto più poltrone non combacia assolutamente con la realtà, altrimenti avremmo accettato la sua offerta di due assessorati ed il ruolo di vicesindaco.”

Il gruppo fa sapere che quello che invocava  era un’inversione di rotta ed una riprogrammazione dell’attività amministrativa, parla di inciucio con l’opposizione.

“Ricordano che il consigliere d’opposizione da lui personalmente contattato- aggiungono- aveva prima accettato l’offerta per poi rifiutarla subito dopo e i documenti sono agli atti. Dichiara che tutte le giunte ed i consigli comunali si sono sempre conclusi con voto unanime: falso. Già nel consiglio comunale di dicembre avevamo mostrato i nostri dubbi di natura amministrativa, non votando la variazione di bilancio. Inoltre nel consiglio comunale del 30 gennaio, abbiamo mostrato tutto il nostro disagio pubblicamente, leggendo e mettendo agli atti un documento, in cui si elencava una lunga serie di nostre iniziative a costo zero per l’ente che sono state bloccate e lo si invitava a prendere le distanze dai dissuasori interni ed esterni all’Amministrazione.”

Ricordano che il assessore è stato assente a numerose giunte.  “ L’e sindaco dichiara che “per grazia di Dio a Torre tutti ci conosciamo- affermano ancora- Appunto, proprio perché ci conosciamo, l’intera cittadinanza conosce l’entourage dell’ex sindaco e “la costante presenza del sottobosco e degli affarismi che sono all’ombra delle poltrone assessorili, e il tornaconto di amici e degli amici degli amici. Parla proprio lui che, forse unico caso in Italia, nominò il fratello “Delegato alla cultura”, come se la gestione di un ente pubblico sia a conduzione famigliare. Parla dei sacrifici a cui sono sottoposti i nostri concittadini e di quanto speso dalla giunta per iniziative personali. Ebbene, il nostro assessore ha sostenuto personalmente le spese per le iniziative di tutti i numerosi convegni organizzati, come documentato da alcuni atti e come potrebbero testimoniare numerose persone. Inoltre i capitoli di bilancio a cui faceva riferimento riportavano la cifra zero a differenza di quelli di qualche assessore e delegato a lui politicamente vicini. Dichiara che chi ha tradito vuole il dissesto del paese. Ma noi non abbiamo tradito. Inoltre non siamo assolutamente responsabili dello stato in cui versano le casse dell’ente. Visto quanto sopra, pensiamo che, venuta meno la maggioranza, avrebbe fatto bene a dimettersi irrevocabilmente uscendo momentaneamente di scena, per poi eventualmente riproporsi.”

Il movimento invita Saccomanno a recarsi in Procura per chiarire e documentare le sue affermazioni sulla causa dello scioglimento del Consiglio Comunale e a portare con sé: – l’organigramma della giunta e di tutti i delegati con a corredo lo stato di famiglia originario e l’appartenenza politica dei singoli; – il bilancio 2015 ed il bilancio di previsione 2016 dai quali è possibile evincere come siano stati la lui distribuiti i fondi per la spesa pubblica, capitolato per capitolato; – tutte le delibere e determinazioni; – l’elenco delle aziende che hanno provveduto ai lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria; – l’elenco di tutti i professionisti a cui sono stati assegnati incarichi, allegando ad ognuno i rispettivi curricula e la sede operativa e professionale; – l’elenco dei responsabili di servizio che in questi due anni hanno assunto incarichi; – l’elenco dei debiti considerati fuori bilancio dal 2005 ad oggi; “Siamo certi che dall’analisi e dagli approfondimenti non emergerebbe niente a nostro carico- concludono-  Il nostro ex sindaco può dire altrettanto?”

BrindisiOggi

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