Parchi al buio e senza sorveglianza, dopo l’aggressione al Cesare Braico: “Vogliamo più controlli e le telecamere”

BRINDISI- Parchi cittadini al buio e senza sorveglianza, dopo l’aggressione al Cesare Braico, i Giovani Democratici e la Federazione degli Studenti  chiedono maggiore sicurezza.

“Di giorno il  parco  Cesare Braico è frequentato dai ragazzi che di consueto alle ore 8:00 entrano nell’istituto per frequentare le lezioni o altri cittadini lo frequentano per svolgere attività fisica. Perché tutta questa introduzione? Ecco la sera questo parco diventa un luogo cupo, privo di illuminazione, aperto a tutti e di conseguenza molto pericoloso. Ma perché di tanto in tanto dobbiamo leggere sui giornali che in questo parco accadono fatti spiacevoli come di recente la violenza che è avvenuta proprio di sera?”.

Il parco Cesare Braico, già teatro di altri episodi di violenza e di droga, è uno dei parchi  più grandi della città di Brindisi dove è più facile nascondersi ed è anche quello meno sorvegliato.

“Telecamere, illuminazione, riqualificazione del parco, potatura degli alberi, vigilanza, pulizia, controllo, sono tutte le basi per garantire sicurezza e autonomia al cittadino- dicono- rendendo anche ma soprattutto “l’entrata” di Brindisi molto più presentabile agli occhi di tutti, non solo agli studenti e cittadini che vogliono mantenersi in forma ma anche a chi viene da fuori”.

Il problema della sicurezza e dell’incuria vale anche per le altre aree verdi della città che spesso finiscono nel mirino dei vandali.

“Tale discorso, ovviamente deve essere fatto per i restanti parchi urbani della nostra città, importanti polmoni verdi che però vengono lasciati in mano ai vandali, occorre oltre che l’impegno delle istituzioni competenti anche l’impegno dei cittadini ed il richiamo al proprio senso civico e di responsabilità collettiva- concludono i Giovani Democratici e la Federazione degli Studenti- Tutti noi abbiamo il diritto e dovere di preservare i Beni Comuni ed ognuno di noi si deve fare “difensore civico” delle strutture comuni, informando tempestivamente le autorità competenti di fenomeni di vandalismo, di problematicità delle strutture o presentando con associazioni o gruppi di cittadini-attivi progetti per il recupero ed il decoro di determinate aree urbane”.

BrindisiOggi

 

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