MESAGNE- Bloccato con arnesi atti allo scasso, denunciato un 43enne.
Nella serata di ieri, gli agenti del commissariato di di Mesagne hanno denunciato a piede libero, per possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso nonché per resistenza a pubblico ufficiale, un 43enne di Bari, C.R.W., con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.
Alle ore 19:30 circa di ieri, nell’ambito dei mirati servizi di prevenzione e contrasto dei reati in genere, la pattuglia in servizio di volante con tre operatori, transitando per Piazza Vittorio Emanuele, ha notato un’autovettura Fiat Punto di colore grigio con quattro persone sospette a bordo che procedeva in direzione via Brindisi.
Al fine di procedere al loro controllo in condizioni di sicurezza per la viabilità, la pattuglia ha cominciato a seguire l’auto , distanziata da alcune vetture. Quando all’improvviso, giunta in prossimità del semaforo, la vettura sospetta ha effettuato una manovra vietata attraversando l’area di servizio della benzina ESSO e immettendosi sulla via Vita. La Fiat Punto all’improvviso si è fermata in prossimità di una serie di esercizi commerciali, tra cui una farmacia, una macelleria e vari supermercati. A quel punto gli operatori di polizia, temendo che i soggetti a bordo potessero essere giunti presso il loro obiettivo, hanno azionato i segnali luminosi e sonori. I malviventi, avvedendosi della pattuglia, hanno innescato la retromarcia tentando la fuga, prima su via E. Ferdinando poi via T. Dello Diago ed infine in via Cirillo Capozza, per arrestarsi all’altezza del civ. 12, con la pattuglia ormai alle calcagna. Ormai braccati, i sospettati si sono fermati ed hanno tentato la fuga a piedi. Gli agenti sono riusciti a bloccarne solo uno. Mentre gli altri tre facevano perdere le loro tracce.
Perquisita l’autovettura, priva di copertura assicurativa, sulla stessa venivano rinvenuti nr. 2 radioricetrasmittenti, n. 2 cacciaviti, n. 1 paio di guanti e un berretto in lana tipo passamontagna.
Dopo le formalità di rito il C.R.W. è stato deferito in stato di libertà alla autorità competente, l’auto e gli oggetti rinvenuti venivano sottoposti a sequestro. L’attività di indagine tesa alla individuazione degli altri correi, prosegue.
BrindisiOggi
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