BRINDISI- Angela Carluccio resta al suo posto. La mozione di sfiducia targata Luperti non passa, ma questo era ormai chiaro dal precedente consiglio, da quando l’ex consigliere del Pd Damiano Flores è passato nel gruppo dei Democratici e socialisti, facendo tornare maggioranza la coalizione della sindaca. Un seduta consiliare molto seguita quella di questa mattina, la zona riservata al pubblico era tutta occupata. Salvo poi svuotarsi per i punti successivi.
La mozione non passa con 15 voti a favore e 17 contrari, tra questo anche quello della sindaca, che ha votato per la sua fiducia. Un passaggio politico che non è sfuggito. Assente “giustificato” Carmelo Palazzo, che da dopo l’elezione non si è mai presentato in consiglio.
Carluccio ha replicato alla mozione con un lungo intervento in cui ripercorre questi 8 mesi di amministrazione (vedi articolo con intervento integrale della sindaca https://www.brindisioggi.it/la-sindaca-resta-al-suo-posto-la-mozione-di-sfiducia-non-passa-ora-lasciatemi-lavorare/). Contro di lei tutta l’opposizione, compreso l’ex di maggioranza Pasquale Luperti, colui che ha aperto la crisi politica, portandosi con se anche Marika Rollo, due giorni dopo che questa era stata votata dal gruppo politico della Carluccio (compresa la sindaca) come consigliere provinciale.
Anche Luperti si presenta con un intervento già scritto. Anche lui parla di questi 8 mesi, da un punto di vista diverso chiaramente, punta il dito contro Marcello Rollo, dicendo che è colui che decide il tutto. Parla di 5 samurai che sedevano intorno al tavolo in rappresentanza delle forze politiche, uno di questi era lui stesso. “Nei giorni successivi, però- afferma Luperti – mi sono reso conto che la forza dei cinque samurai andava scemando. Le riunioni le facevamo in cinque, ma le decisioni le assumeva un solo samurai, esterno al consiglio. La mattina parlavamo in cinque, decidevamo alcune cose, ma la sera cambiava tutto. E’ accaduto anche per la formazione della Giunta. Un esempio? Noi che siamo stati sempre sostenitori della brindisinità, ci siamo ritrovati in Giunta un signore di San Vito dei Normanni che si chiama Vito Carella – detto Capello – che mi dicono esperto di discoteche. “
Insomma lo strappo con Luperti non si ricuce, parla del suo assessore Francesco Silvestre al quale è stata tolta la delega all’Ambiente, motivo per il quale poi non ha accettato di tornare in giunta. “Fatta eccezione per un rimpasto della macchina amministrativa- aggiunge Luperti- portata avanti in maniera concreta, per il reso tutto versa in una situazione di stallo.”
Luperti torna a essere “il protagonista” della politica brindisina, prima con Emiliano che voleva far cadere Consales perché non mandava a casa l’assessore all’Urbanistica a lui non gradito e visto come il “male assoluto”(poi la storia è andata in altra maniera) ed oggi che lo stesso ex assessore mette in crisi la sindaca che ha prima fortemente sostenuto. Tutta l’opposizione si accoda a lui. Voto necessario il suo, ma oggi non più determinante per far cadere l’amministrazione.
In assise si sono susseguiti poi gli interventi dei capigruppo di opposizione da chi voleva più che mai mandare a casa la sindaca (ciascuno mosso da motivi diversi) Riccardo Rossi e Nando Marino, e chi appoggiava la mozione come Alparone, Elefante e D’Attis.
Dopo la discussione sulla sfiducia, l’assise si è dimezzata tra maggioranza e opposizione, e gli altri punti all’ordine del giorno presentati dai 5Stelle sono stati bocciati. Mentre ritirato l’emendamento presentato da Colella e Ribezzi per aumentare le presenze dei consiglieri nelle commissioni.
Per ora, Carluccio incassa la fiducia e va avanti. La sindaca deve però incassare anche quella dei cittadini, che sino a questo momento hanno visto un’ amministrazione debole, in crisi con se stessa, sempre alla ricerca di equilibri interni.
BrindisiOggi
La fiducia dei cittadini? Quale? Forse quella di un 20%, al massimo……..Però staremo a vedere, tanto al peggio non vi è mai fine……