Incubo per un ragazzo violentato fuori dalla stazione, arrestati due pakistani

BRINDISI- Momenti da incubo per un ragazzo che attendeva il pullman. Il giovane, un italiano, è stato violentato da due cittadini pakistani,  ma gli agenti della Squadra mobile di Brindisi avrebbero identificato gli autori della violenza, due uomini sono stati arrestati. Secondo quanto accertato i due avrebbero fatto prima delle avance al giovane,  che attendeva il mezzo dopo una serata con amici, per poi trascinarlo in un vicolo e abusare di lui. In manette  Rab Nawaz, di 29 anni, titolare di permesso di soggiorno e Ali Imram, 28 anni, con il permesso di soggiorno scaduto ma in fase di rinnovo.

Le indagini condotte dalla questura di Brindisi sono state coordinate dal pm di turno Milto Stefano De Nozza.

A chiedere aiuto è stata la stessa vittima che ha chiamato la polizia, sul posto gli agenti delle Volanti.  Il ragazzo ha raccontato di essere stato avvicinato da uno dei due uomini mentre era  nella sala d’attesa della Stazione, questi  gli avrebbe fatto le prime avances, lui ha tentato invano di fuggire. Ma lo ha inseguito, all’esterno si aggiunto un secondo uomo, gli hanno toccato le parti intime, sino a quando  non è stato spinto in  una strada buia.  Ha tentato invano di difendersi, ma i due avrebbero abusato di lui. Gli aggressori sono fuggiti non appena hanno visto l’auto delle forze dell’ordine con un lampeggiante che si trovava nella zona. Grazie alla descrizione del giovane  la polizia è riuscita a identificare i due pakistani, al vaglio anche le immagini delle telecamere della zona. La vittima è stata soccorsa e medicata.
I due stranieri sono stati portati in carcere.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Non potranno essere pubblicati i commenti alla notizia: mi immagino già il loro tenore ed il contenuto, che risuonerebbero da scandalo e turbamento per le orecchie degli accoglientisti, degli inclusori e dei buonisti . Proprio per ciò, io personalmente condivido e faccio miei tutti commenti NON PUBBLICABILI. Per quanto mi riguarda, sapete già come la penso.

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