BRINDISI- La dirigente licenziata dalla Fondazione del Teatro Verdi parla attraverso il suo avvocato: “Ho accettato la riduzione dello stipendio, ma sono stata licenziata ugualmente”.
Daniela Angelini, licenziata venerdì scorso, dopo la riunione del Cda della Fondazione del Teatro Verdi, si difende attraverso il suo avvocato, Bina Valentini, dall’accuse di chi sostiene che lei abbia rifiutato la proposta di riduzione dello stipendio del 50%.
Un taglio che, a cause delle difficoltà economiche in cui versa la Fondazione, era stato chiesto anche agli altri dipendenti ed al direttore artistico. Secondo la versione dell’amministrazione comunale, la dottoressa Angelini era stata l’unica a rigettare la proposta e per questo il Cda della Fondazione, venerdì scorso, le ha comunicato il licenziamento.
“La versione dei fatti a fondamento della risoluzione del rapporto sino ad oggi divulgata non risponde al vero- scrive l’avvocato dell’Angelini- sia sul piano oggettivo che soggettivo, reputo necessario ed opportuno, nella mia qualità di difensore della predetta e per ristabilire la verità, informarvi che la dott.ssa Angelini, pur non condividendo le ragioni e le motivazioni a sostegno delle richieste del Sindaco -Presidente della Fondazione- e ancorché in assenza di specifiche funzioni, pur sollecitate, a seguito della modifica del rapporto di lavoro, non si è mai opposta alla trasformazione del rapporto stesso da full-time a part-time”.
“Vi sottolineo che con lettera del 3/11/16 ha proposto formalmente la piena disponibilità alla trasformazione al 50% della prestazione con conseguente riduzione della retribuzione non dell’importo di 120mila euro, come si sostiene- aggiunge- ma di 76mila euro come è attestato dalla pubblicazione sul sito della Fondazione, ai fini della legge sulla trasparenza. Nonostante la disponibilità ampiamente dimostrata, Il Sindaco, nella Sua qualità di Presidente della Fondazione, con evidente rigidità, non ha mai accettato detta proposta volendo imporre unilateralmente quella prospettata dalla Fondazione”.
Secondo l’Angelini : “In un momento in cui i diritti dei lavoratori sono minacciati e lesi, il comportamento dell’Amministrazione Comunale va ben oltre la stessa legislazione flessibile e liberale di questi ultimi tempi”.
BrindisiOggi
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