BRINDISI- Tolleranza zero contro la contraffazione. In due giorni la Guardia di Finanza in tutta la regione ha eseguito 152 interventi, nel corso dei quali sono stati sequestrati oltre 5,8 milioni di articoli, con la denuncia di 59 soggetti.
Nei giorni 15 e 16 febbraio scorsi il Comando Regionale Puglia ha disposto l’esecuzione di un piano straordinario di interventi finalizzato a prevenire e reprimere il fenomeno della contraffazione, dell’abusivismo commerciale ed altre correlate forme di illegalità.
L’attività ispettiva ha evidenziato un’incidenza maggiore di irregolarità per alcune tipologie di prodotti: oltre 1,8 milioni di articoli di elettronica, 1 milione di articoli nel settore dei beni di consumo e oltre 262.000 giocattoli, risultati contraffatti ovvero ritenuti dannosi per la sicurezza dei consumatori e, quindi, sottoposti a sequestro.
A conferma del ruolo di centralità del Corpo nello specifico comparto operativo, si evidenzia l’utilizzo del portale S.I.A.C. (“Sistema Informativo Anti Contraffazione”), progetto co-finanziato dalla Commissione Europea ed affidato dal Ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza, la cui struttura operativa è stata dislocata proprio alla sede di Bari. Tale piattaforma tecnologica consente un’attività di analisi e controllo in tema di contrasto e lotta alla contraffazione, realizzata mediante applicativi che assolvono funzioni informative per i consumatori, di collaborazione tra le istituzioni e le aziende, nonché di cooperazione tra gli attori istituzionali, che consente alla Guardia di Finanza di estrapolare una serie di informazioni e dati statistici strutturati.
BrindisiOggi
Mi sono sempre chiesto: ma tutta questa roba che sequestrano ( si badi bene al termine” sequestro”, non confisca che è definitiva) che fine fa ? Io non lo so e ne tantomeno l’ho mai visto: e voi? Avete mai visto che fine fa tutta questa roba? Perchè voi giornalisti non fate un bel servizio e ci fate sapere? Io lancio l’ipotesi: le persone a cui hanno sequestrato la roba fanno ricorso, presentano carte false che vengono prese per buone e…voilà..le jeux sont fait. La roba, anzi la robaccia, viene dissequestrata, ritorna in possesso di coloro a cui era stata tolta e rimessa in commercio. Il tutto con le sentitissime scuse istituzionali. Pazienza se poi qualcuno rimane avvelenato……Vallo a dimostrare che l’avvelenamento dipendeva da quel giocattolo o da quell’altra cosa.E’ vero o non è vero? Non so se questo mio commento mi verrà pubblicato ( un poco polemico) . Nel caso di si, nessuno oserà rispondermi: ho colto nel segno anche stavolta.