FRANCAVILLA FONTANA- In carcere con l’accusa di concorso in omicidio per la morte di Gaetano Fiorile ammazzato con un colpo di fucile dopo la rapina a un dipendente dell’azienda di slot machine. Per la sua morte sono accusati i presunti autori della rapina, complici dello stesso Fiorile.
Nella giornata di ieri i carabinieri di Francavilla Fontana, al comando del capitano Nicola Maggio, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei due presunti autori della rapina perpetrata, il 23 gennaio scorso, in via Settembrini a Francavilla Fontana, ai danni di un impiegato di una ditta locale che opera nella gestione e nella vendita di videogiochi, slot–machines, flipper e altro.
Il provvedimento è stato emesso dal gip Paola Liaci, e sposa pienamente la ricostruzione emersa dalle indagini dei carabinieri di Francavilla, riportate già nel fermo del pm Daniela Chimienti, eseguito il 1 febbraio scorso.
In carcere Roberto Fantasia 23 anni e Pasquale Giannoccaro 30 anni entrambi di Conversano.
Dopo la rapina per strada fu ritrovato ferito Gaetano deceduto poco dopo essere stato trasportato all’ospedale in seguito a un colpo di fucile all’addome.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri i due, unitamente a Fiorile, il 23 gennaio scorso avevano rubato una Ford Focus SW utilizzata per la fuga dopo la rapina. L’auto era stata rubata all’interno del parcheggio di un affittacamere del luogo, recintato e provvisto di cancello di ingresso. Con quell’autovettura, armati di una doppietta con canna e calciolo mozzati e a volto coperto da passamontagna, avevano speronato la Peugeut 306 condotta dal dipendente della ditta, che stava andando in banca a depositare denaro.
La vittima minacciato con l’arma puntata al volto era stato costretto a consegnare il denaro, oltre 29.000 euro.
Per assicurarsi il bottino e la fuga i tre rapinavano, sulla strada che va da Francavilla Fontana a Villa Castelli, una Peugeot 308 di una passante, che veniva strattonata e minacciata.
I due sono accusati dell’omicidio del loro complice . Il colpo esploso, presumibilmente, con lo stesso fucile utilizzato per compiere la rapina aveva procurato all’uomo una vasta ferita toraco-addominale e uno shock emorragico.
I due sono ancora reclusi nella casa circondariale di Bari.
BrindisiOggi
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