LECCE– Vertice in Procura questa mattina per il caso dei due giovani, Luca Greco, 37enne di Campi Salentina, e Massimiliano Marino, 34enne di San Donaci, scomparsi a Campi Salentina domenica scorsa. Il magistrato titolare dell’inchiesta , Giuseppe Capoccia, ha incontrato il capitano dei carabinieri Biagio Marro del comando Provinciale di Lecce, ed il capitano Nicola Fasciano della Compagnia di Campi Salentina, per fare il punto sulle indagini. Gli investigatori non si sbilanciano ma dicono di avere un’idea su quanto può essere accaduto ai due amici. Il ritrovamento dell’auto di Marino, Lancia Lybra blu, in contrada Giovannella a pochi chilometri da Squinzano, ha fornito qualche elemento in più. La vettura è stata data alle fiamme, presumibilmente per cancellare eventuali tracce, ma le forze dell’ordine ci sta lavorando sopra. I fori di proiettile che in un primo momento erano sembrati collegati alla scomparsa dei giovani ed a un possibile agguato , sono stati esaminati con attenzione.
Gli investigatori hanno scoperto che si trattava di fori risalenti allo scorso ottobre, un vecchio atto intimidatorio indirizzato al precedente proprietario della vettura, un uomo di Carmiano. Marino aveva acquistato l’auto appena due mesi fa ed aveva persino provveduto a stuccare i fori. Si infittisce il mistero della scomparsa, una cosa è certa i due, pur con precedenti penali, non facevano parte della criminalità organizzata, bensì di quella comune. Nelle indagini è saltato fuori anche un possibile collegamento con Salvatore Milito, arrestato recentemente di tentato omicidio. Milito conoscerebbe Luca Greco.
Resta il fatto che sino a quando Greco e Marino non verranno ritrovati sarà difficile riuscire a formulare accuse, anche se dovesse trattarsi di un caso di omicidio.
BrindisiOggi
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