BRINDISI- E’ guerra aperta tra la coalizione di Angela Carluccio e l’opposizione sulla questione Multiservizi. Dopo gli attacchi del Pd, 5Stelle e BBC in merito alla delibera di giunta sul presunto avanzo che dovrebbe ricoprire i debiti, oggi arriva a replica di Noi centro- Brindisi prima di tutto, Cor, e Democratici per Brindisi “ per rispondere- dicono- alla rancorosa reazione dei soliti personaggi che vivono di polemiche(persino sulle spalle dei lavoratori) riguardo all’utilizzo del presunto avanzo del consuntivo 2016 per ripianare la perdita della Multiservizi, è sufficiente consultare gli atti disponibili nell’albo pretorio comunale.”
La coalizione Carluccio spiega che l’avanzo di 1milione 400mila euro, presunto in quanto ancora il bilancio non è stato approvato sarà utilizzato per Multiservizi. “I cittadini, al netto delle manipolazioni strumentali dei soliti noti- spiegano-potranno rendersi conto da quel prospetto che effettivamente una parte del presunto avanzo (presunto in quanto non ancora approvato con il Bilancio consuntivo dal Consiglio comunale e non perché inesistente, in quanto invece certificato dal dirigente del Settore finanziario), pari a 1.400.000 euro, è stata destinata a ripianare la perdita della Brindisi Multiservizi. Se la giunta comunale non avesse adottato quella delibera entro il 31 gennaio 2017 (termine previsto dalla Legge), tale somma non sarebbe potuta essere inserita nel Bilancio 2017 e per poterla utilizzare sarebbe stato necessario tagliare altre spese nell’anno corrente (impresa quasi impossibile).”
I gruppo a sostegno della sindaca affermano che l’Amministrazione comunale e non ha dichiarato nulla di falso (in quanto supportato dal parere favorevole di regolarità tecnica contabile sia della dirigente al settore che del segretario generale).
“ La giunta comunale ha quindi svolto tutto quanto è nelle proprie prerogative- aggiungono- Che la polemica sia totalmente strumentale e fuori luogo è confermato dal fatto che l’organo competente a destinare quella somma al ripiano resta il Consiglio comunale all’interno del quale, ci auguriamo, che gli stessi personaggi dimostrino l’effettiva volontà di voler ripianare la perdita per tentare di salvare la Brindisi Multiservizi. Tale Consiglio va chiarito, per evitare ulteriori e sicure strumentalizzazioni, non potrà essere quello del 6 febbraio in quanto è necessario prima approvare il Bilancio di previsione del 2017 (in scadenza 31 marzo) e i piani d’impresa successivi alla fusione della Brindisi Multiservizi con la Energeko. False e strumentali si rivelano ancora una volta le dichiarazioni di chi continua a farsi scudo con la pelle dei lavoratori e magari pensa di essere già in campagna elettorale. Svolgendo da anni l’unico compito che gli riesce bene: quello del candidato.”
BrindisiOggi
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