BRINDISI– Udienza lampo quella di oggi per il processo a Giovanni Vantaggiato, reo confesso della strage al Morvillo Falcone di Brindisi, costata la vita alla piccola Melissa Bassi ed il ferimento di altre cinque compagne. In aula anche questa volta assente l’imprenditore di Copertino come assente anche Cosimo Parato vittima dello stesso Vantaggiato in un attentato a Torre Santa Susanna nel febbraio del 2008.
L’avvocato difensore di Cosimo Parato, Raffaele Missere, ha presentato un certificato medico con una prognosi di dieci giorni. “Il mio assistito risente pesantemente delle conseguenze di quell’attentato, ha serie difficoltà a spostarsi da casa- ha dichiarato Missere- per lui è una sofferenza reale, l’ho potuto costatare io stesso”.
Così alla luce delle difficoltà di Parato il pm Guglielmo Cataldi, che con il procurato della DDA di Lecce Cataldo Motta rappresenta la pubblica accusa, ha chiesto al giudice di poter prendere in esame i verbali delle dichiarazioni rilasciate da Parato negli ultimi anni. Un modo , ha spiegato, per velocizzare il tutto. In particolare si tratta dei verbali del 7 marzo del 2008 , del 29 maggio 2008, entrambi redatti dai carabinieri di Torre Santa Susanna, del 26 settembre 2011 presso i carabinieri di Francavilla Fontana, del 13 luglio 2012 presso la procura di Brindisi, a questi si aggiungono le annotazioni della Polizia Giudiziaria del 6 marzo 2008, e del 7 giugno 2012. In quest’ultimo caso fu proprio Parato a presentarsi alla polizia subito dopo l’arresto di Vantaggiato per spiegare i rapporti che intercorrevano tra lui ed l’imprenditore di Copertino.
Alla richiesta del pm tuttavia si è opposto l’avvocato Missere che continua a sostenere l’utilità di portare in aula il suo assistito, Cosimo Parato.
Ascoltate le parti il giudice, Domenico Cucchiara ha deciso di aggiornare la seduta al prossimo 28 marzo, udienza in cui se Parato non dovesse essere presente in aula, verrà disposto l’esame a domicilio con modalità da stabilire. Nella stessa udienza verranno anche rese note le trascrizioni delle intercettazioni ambientali.
Nell’udienza di oggi oltre a Parato era prevista anche la presenza di altri tre testimoni, Maurizio Capodieci, Marrazzo Lorena e Alessandra Parisi. I primi due hanno rinunciato ed il giudice ha ascoltato solo Alessandra Parisi titolare del chioschetto dietro il quale Vantaggiato si nascose per fare esplodere la bomba. La donna ha descritto la mattina dell’attentato e gli attimi successivi alla esplosione , raccontando come se fosse “una scena da film”. Paura e stress, dice la donna, che ancora oggi condiziona la sua vita.
Lucia Pezzuto
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