BRINDISI- Finalmente tutti d’accordo sul piano industriale della Santa Teresa, Provincia, società in house, dipendenti e sindacati trovano la quadra sul progetto di rilancio della società che nel giro di un anno dovrebbe poter ricollocare tutti e 120 i dipendenti che attualmente sono in cassa integrazione in deroga.
L’accordo sul piano industriale è stato raggiunto è stato raggiunto con molta fatica. La scorsa settimana la Provincia di Brindisi, attraverso il presidente Maurizio Bruno, aveva presentato due bozze che però non avevano convinto i sindacati che invece dal canto loro chiedevano alcune integrazioni. Queste integrazioni sono state fatte e presentate questa mattina in un incontro con il prefetto di Brindisi, Annunziato Vardè.
All’incontro hanno preso parte il presidente della Provincia di Brindisi, Maurizio Bruno, il rappresentante della “Task Force Regionale sull’occupazione e le crisi aziendali”, Gianni Stasi, l’Amministratore Unico della Santa Teresa, Riccardo Montingelli e i rappresentanti delle OO.SS. CGIL, CISL, UIL, UGL, COBAS e CONFSAL.
Ora il documento andrà al vaglio del consiglio provinciale del 3 febbraio.
Il prefetto nel corso dell’incontro ha ribadito che “il piano industriale in argomento costituisce la base di partenza per avviare un percorso di rilancio aziendale che vada oltre il termine del 31 dicembre prossimo e che coinvolga anche soggetti diversi dall’amministrazione provinciale al fine di attuare una stabile ricollocazione di tutti i lavoratori interessati”.
Il presidente della Provincia Bruno, che ha condiviso pienamente l’ esigenza di rilancio della società, ha comunicato di aver delegato il neo consigliere provinciale Giovanni Barletta per la trattazione della vertenza Santa Teresa e ha evidenziato l’intendimento dell’amministrazione provinciale di coinvolgere anche l’Assemblea dei Sindaci al fine di valutare ulteriori iniziative su altri ambiti di attività quali il settore delle bonifiche ambientali, della formazione professionale e del catasto energetico.
Soddisfatti anche i sindacati che vedono, come dice la CGIL, nel piano industriale la prospettiva di stabilità occupazionale ma soprattutto la garanzia di qualità ed efficienza dei servizi offerti.
Resta solo un dubbio e lo solleva Bobo Aprile dei Cobas quando chiede al presidente della Provincia: “come saranno impiegati i finanziamenti destinati alle Province se dovessero essere erogati dal governo. Saranno effettivamente utilizzati per la Santa Teresa, perchè senza soldi non si va da nessuna parte”.
BrindisiOggi
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