Psicosi meningite, ufficio vaccinazione preso d’assalto, il medico: “Richiesta eccessiva e immotivata”

BRINDISI- E’ psicosi meningite.  Ufficio vaccinazione presso l’ex ospedale di Summa a Brindisi preso d’assalto da chi chiede di vaccinarci contro la meningite. Uffici mattutini affollati da cittadini di ogni età.  L’Asl ha previsto aperture pomeridiane straordinarie  per questo tipo di vaccinazione  a  pagamento.

La Regione Puglia offre gratuitamente: il vaccino anti-meningococco B a tutti i nuovi nati a partire dalla coorte di nascita 2014 (per la vaccinazione dei nati prima del 2014 si resta in attesa d’indicazioni operative da parte della Regione); il vaccino anti-meningococco C al 15°mese di vita e ai soggetti che si recano per lunghi e continuativi periodi in Toscana (lavoratori o studenti fuori sede che mantengono la residenza nella regione di origine), previa presentazione della documentazione comprovante tale condizione; il vaccino anti-meningococco ACW135Y a 11-12 anni e ai soggetti a rischio di contrarre la malattia perché affetti da alcune patologie; il vaccino anti-Haemophilus influenzae di tipo b (Hib) a tutti i nuovi nati e ai soggetti a rischio di contrarre la malattia perché affetti da alcune patologie; il vaccino anti-pneumococcico 13 valente a tutti i nuovi nati, agli ultra sessantaquattrenni e ai soggetti a rischio di contrarre la malattia perché affetti da alcune patologie.

Il direttore del Servizio Igiene e sanità Pubblica della Asl di Brindisi Stefano Termite parla di eccessiva richiesta di vaccinazioni per le  menengiti da meningococco. “Una richiesta immotivata – spiega il medico –  non c’è alcuna dato epidemiologico in Puglia che giustifica un allarme. Sarebbe piuttosto necessario vaccinarsi per le  meningite da pneumococco. Abbiamo un vaccino  da 15 anni che diamo gratuitamente alla nascita e agli ultra 65enni. Ma mentre per i bambini siamo riusciti ad avere coperture elevate, ci sono invece molti anziani che non lo fanno.”

Al momento in Puglia non  si è registrato alcun caso di meningite accertata,  ci sono solo dei sospetti per un bambino della provincia di Barletta. “Mentre – aggiunge Termite – sarebbe stata necessaria  la vaccinazione per l’influenza, che sta avendo una notevole recrudescenza. Abbiamo registrato un’encefalite da influenza nella provincia di Lecce che si poteva prevenire,   e 3 casi gravi  dove è stato necessario il ricovero in rianimazione con utilizzo di  presidi specialisti salva vita.”

Lucia Portolano

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*