BRINDISI– Fiamme altissime che si vedevano anche da lontano. Il primo giorno del 2013 le torce degli stabilimenti all’interno del Petrolchimico, Versalis e Basell entrarono in funzione. Dopo due mesi arriva il rapporto dell’Arpa Puglia. In quel giorno le concentrazioni di inquinanti registrate dalle centraline di monitoraggio mostrano dati in aumento, IPA, Benzene e Polveri Sottili, anche se l’Arpa parla di incremento modesto. Secondo l’Agenzia regionale della protezione ambientale questi dati sono stati influenzati anche dai fuochi pirotecnici di Capodanno. Insomma se il livello di inquinati è aumentato il primo gennaio non è solo per le torce, ma anche per i botti.
A criticare fortemente la relazione Arpa sono gli esponenti di Brindisi bene comune.
“L’evento in questione avvenne verso le 3 del mattino- scrivono dal movimento– i tecnici dell’Arpa si recarono presso il Petrolchimico alle ore 10, dopo ben sette ore. Le torce della Basell erano già spente, erano ancora accese le torce della Versalis. Nel corso dell’intervento non viene effettuato nessun prelievo a nostro avviso necessario invece per appurare cosa si immette realmente in torcia e cosa viene emesso in atmosfera dalle torce. Vengono invece solo ascoltati i responsabili delle aziende i quali sono invitati a redigere un rapporto entro dieci giorni sull’accaduto”
Nel rapporto dei tecnici si dice che l’accensione delle torce è stata provocata da un nuovo black out, che ha portato la Basell a smaltire in torcia circa 57 tonnellate di gas mentre la Versalis ne ha smaltite circa 500 tonnellate. Il sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni della Versalis è in corrispondenza dell’evento in stato di impianto “guasto” , poiché le anomalie ( sforamenti nei limiti emissivi ) riscontrate nei punti di emissione sono tipiche delle fasi di riavviamento dell’impianto.
“L’Arpa sempre nella relazione- continua Bbc– ci fa sapere che i valori di alcuni inquinanti tra i quali IPA, Benzene e Polveri Sottili rilevati nella giornata del primo gennaio sono si incrementati in corrispondenza dell’accensione delle torce ma tale incremento è modesto. Questa considerazione ci sembra inappropriata poiché dai grafici riportati si evince come si passi ad esempio per gli IPA da un valore di 3 ng per metro cubo pre-evento ad un valore 13 ng in corrispondenza dell’evento per arrivare la sera verso le 19 ad un picco di 26 ng. Aumenti molto significativi dell’ordine del 300% in corrispondenza dell’accensione delle torce per arrivare al 700 % al massimo di giornata. Stesse considerazioni per il PM10 che passa da valori inferiori a 20 nel pre-evento per arrivare a 65 in corrispondenza dell’accensione delle torce”.
Il movimento spiega che gli incrementi non hanno portato a superamenti dei valori limite secondo la normativa solo perché il valore limite del benzene è riferito alla media annua o per le polveri alla media oraria giornaliera.
Nel verbale inoltre si legge:“ Va tenuto presente inoltre che sulle concentrazioni degli inquinanti rilevate dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria presenti in città possono aver influito gli effetti dei fuochi pirotecnici di capodanno. “ Insomma avrebbero influite ad inquinare anche i botti dell’ultima notte dell’anno, questi si sarebbero sommati alle 600 tonnellate di gas passate dalle torce e finite in atmosfera.
Lu.Po.
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