BRINDISI– Una zona industriale grande cinque volte la città di Brindisi, con sette impianti ad alto rischio di incidente rilevante, di cui tre centrali termoelettriche, grandi serbatoi per lo stoccaggio di gas, industrie chimiche, ma la città non è ancora dotata di un Piano di rischio di incidenti rilevanti così come prevede la legge. La questione ogni tanto torna alla ribalta.A riportare all’attenzione questa carenza è il consigliere comunale di Api Francesco Cannalire che ha scritto al sindaco Consales affinchè affronti l’argomento.
Il Decreto Ministeriale n° 9/2001 fa obbligo alle amministrazioni comunali di dotarsi di uno strumento di rilevamento del Rischio di Incidenti Rilevanti relativo agli impianti industriali presenti sul territorio.
“Tale strumento – afferma Cannalire– fu commissionato alla ASL di Brindisi dal Settore Ecologia con determina del 27 novembre 2002, consegnato all’Amministrazione Comunale anche su supporto informatico e mai sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale. Personalmente ho avuto modo di consultare lo studio e la pericolosità degli insediamenti industriali è senz’altro dimostrata ed è persino risultante dai piani di sicurezza redatti dalle stesse aziende. Data l’importanza dell’argomento e la priorità che riveste in una città industriale come Brindisi, spero che il Sindaco ritenga opportuno valutare in prima persona tale studio in modo da poter favorire una discussione pubblica in uno dei prossimi consigli comunale”.
In realtà la discussione nell’assise civica dello studio messo a punto dalla Asl non è mai avvenuta in quanto il dirigente responsabile lo definì monco, perché orfano del Piano dei rischi portuale, di competenza dell‘Autorità portuale. Alcuni insediamenti industriali si trovavano proprio in quell’area.
Di conseguenza non esistendo entrambi i piani, il Comune di Brindisi non si è attrezzato neanche di un Piano di protezione civile comunale, o meglio, uno esiste, ma è fermo a diversi anni fa. I cambiamenti che si sono susseguiti necessità un’integrazione e un aggiornamento.
Lu.Po.
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