BRINDISI- “La Marina Militare di Brindisi nuovamente declassata, l’ennesima presa in giro per il territorio” così il senatore di Conservatori e Riformisti, Vittorio Zizza, commenta la decisione dello Stato Maggiore di Marina di declassare l’ente Marina Militare (Maristanav) di Brindisi a reparto di Taranto.
“Non è possibile, dopo anni di battaglie condotte dagli stessi sindacati, il territorio perde un altro pezzo importante della sua economia” dice il senatore dei CoR dopo aver avuto un confronto anche con il Franco Durantini, segretario provinciale della CISL difesa. “Non possiamo rimanere indifferenti davanti a questo ennesimo scippo, per questo motivo la prossima settimana presenterò un’interrogazione urgente affinchè il governo prenda atto di quanto accaduto”.
Oggi al Maristanav fanno riferimento piccoli Enti e Comandi locali, il personale civile coinvolto conta 346 unità e si contraddistingue per l’alto livello di professionalità, sia nei reparti di lavorazione che nell’area amministrativa senza dimenticare che il personale militare conta invece circa 250 unità di ogni grado. Anche la Brigata Marina San Marco, con i suoi Reggimenti, conta un piccolo nucleo di personale civile con le proprie competenze, e la Terza Divisione Navale è di base con le navi: Garibaldi ( portaerei ), i 3 Santi :S.Marco, S.Giorgio, S. Giusto ( navi anfibie ) e ulteriore naviglio minore ( rimorchiatori d’altura e non ).
“Bisogna sottolineare che il Maristanav Brindisi , con al suo interno il SEN , è l’unica espressione nazionale di base operativa e manutentiva (con lavorazioni anche a programma )” aggiunge Zizza. “Nello stesso FOM viene menzionata , sotto le dipendenze del Maristanav di Taranto, anche la Sezione Staccata di Supporto Diretto di Brindisi ( che tra l’altro non esiste più essendo transitata all’interno del Maristanav Brndisi il 1 Gennaio 2015). La volontà di aver voluto subordinare la base brindisina a quella tarantina (Taranto di fatto gestirebbe anche le risorse destinate a Brindisi), rischia di vedere declassata la base brindisina”.
Così alla luce di questi presupposti conclude Zizza: “Le nuove disposizioni fissate nel FOM rendono inutili i milioni di euro spesi in investimenti per la ristrutturazione e gli adeguamenti strutturali e per la sicurezza della base brindisina, nonché vanificano gli sforzi e le centinaia ore di lavoro spese per l’organizzazione della struttura, rendono nulli gli accordi sindacali e le ore di accese e le dure contrattazioni tra OO.SS, RSU e Stato Maggiore Marina, che avevano portato al mantenimento dei posti di lavoro nella base brindisina e per l’indotto locale”.
BrindisiOggi
Si, credo che una interrogazione parlamentare sia una trovata scaltrissima, una soluzione veramente efficace. Ed il dott.gentiloni , a cui stanno terribilmente a cuore le sorti di Brindisi e del Sud in genere, non potrà far altro che tenerne conto e fare a tutti noi una bellissima……….mi fermo qui: non vorrei essere censurato, arrestato e picchiato a morte in una caserma delle “istituzioni”…..
Liberate il castello di terra e andate via da anni occupate abusivamente la città per nulla