Maxi sequestro di droga sulla costa, 510 kg di marijuana purissima, arrestato narcotrafficante

LECCE- Maxi sequestro di droga sulla costa, 510 kg di marijuana purissima, arrestato narcotrafficante.

Ancora droga sulle coste salentine, questa volta la guardia di finanza del comando provinciale di lecce, unitamente a unita’ del servizio aereo navale, grazie al supporto del gruppo aeronavale di Taranto ha individuato nel canale d’Otranto un “target” sospetto che a velocita’ sostenuta si dirigeva dalle acque internazionali verso le coste salentine. Una volta iniziato il monitoraggio dall’alto, sono state allertate dalla sala operativa di Lecce le pattuglie. Contemporaneamente una potente unità navale del corpo presente nel teatro delle operazioni, consentiva una “cornice di sicurezza” in mare onde scongiurare una fuga a ritroso dei narcotrafficanti vistisi scoperti e già individuati dall’alto attraverso sistemi sofisticati di videoripresa all’infrarosso.

Le immagini inequivocabili immortalavano tre individui e un natante carico di pacchi sospetti intento a spiaggiare in località San Cataldo-Torre Veneri.

Gli scafisti, si davano precipitosamente alla fuga incalzati dalla presenza in cielo dell’unità aerea del corpo e dalle pattuglie terrestri che a tutto gas giungevano sul luogo.

Agli occhi dei finanzieri del gruppo di Lecce è apparsa così, alla luce dei riflettori, un’imbarcazione in vetro resina dotata di un potente motore fuoribordo e, stipati all’interno numerosi involucri contenenti 510 kg. di marijuana purissima.

Nella rete dei baschi verdi è finito un cittadino albanese, il quale, braccato dai militari nel buio della pineta circostante ove tentava di darsi alla fuga, è stato riconosciuto dagli indumenti bagnati, ripresi anche dalle telecamere del mezzo aereo. Il soggetto è stato arrestato e condotto presso la caserma di piazzetta dei Peruzzi unitamente al natante sequestrato.

Del tutto è stata informata la Procura della Repubblica presso il tribunale di Lecce nella persona del magistrato di turno, Stefania Mininni, che coordina le indagini del caso.

BrindisiOggi

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