La Provincia esternalizza i servizi e scoppia la protesta, Bruno: “Io ero all’estero, non ne sapevo nulla”

BRINDISI- Sono tornati a protestare i dipendenti della Santa Teresa che questa mattina hanno presidiato l’ingresso del palazzo della Provincia. I 120 dipendenti della società in house all’ente hanno protestato contro la decisione di esternalizzare i servizi che sino a qualche giorno fa erano di esclusiva competenza della Santa Teresa.

Con la cassa integrazione, partita lo scorso 29 dicembre, di fatto i lavoratori sono stati messi a riposo forzato ed i sevizi sospesi, ma la Provincia per garantire quelli essenziali si sarebbe affidata a due ditte esterne che si occuperanno della manutenzione delle strade e della guardiania della Cittadella della Ricerca.

Da qui la protesta dei lavoratori della Santa Teresa che temono di essere sostituiti in via permanente e che in qualche modo venga pregiudicato il piano industriale con il loro ricollocamento.

Il presidente della Provincia, Maurizio Bruno, contattato telefonicamente, ha detto di essere all’oscuro di tutta questa faccenda. Bruno ha trascorso le festività natalizie a Praga e non sarebbe stato informato circa l’esternalizzazione dei servizi.

Tuttavia domani sarà in Provincia dove intorno a mezzogiorno incontrerà i lavoratori della Santa Teresa e i rappresentanti sindacali per chiarire quanto accaduto.

“I lavoratori aspettano con ansia la riunione in prefettura per la condivisione del Piano Industriale , che qualora venisse meno farebbe decadere la possibilità di utilizzare la cassa integrazione ordinaria- dice Bobo Aprile dei Cobas- I lavoratori della Santa Teresa hanno protestato vivacemente questa mattina , Lunedì 2 Gennaio , presso la provincia di brindisi perché sono stati sostituiti da ditte esterne in questi giorni nonostante gli accordi recitavano in modo completamente  diverso”. Questa mattina a portare solidarietà ai lavoratori sono venuti l’onorevole Toni Matarrelli , i consiglieri regionali Mauro Vizzino e Gianluca Bozzetti.

Intanto da Roma nessuna notizia del finanziamento di 650 milioni  di euro alle province , dei 200 milioni di euro dell’Anas da girare alle province , che si pensava fossero all’ordine del giorno ma di cui non si vede ancora nulla.

Lucia Pezzuto

 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*