Al Verdi in scena la fiaba: “La Bella Addormentata”

BRINDISI- Al Verdi l’anno si chiude nel segno della fiaba. Giovedì 29 dicembre arriva «La Bella Addormentata», coreografia di Fredy Franzutti, uno dei balletti più affascinanti del repertorio accademico classico. Protagonista il «Balletto del Sud» che a Brindisi torna per rileggere in danza una favola senza tempo e inserirla nel contesto che in fondo le è proprio: luoghi dell’Italia del Sud.

Franzutti attinge a piene mani alla fiaba di Giambattista Basile, scritta nel 1634 e tradotta in italiano solo nel 1747; questa lettura permette al coreografo di riambientare la storia di Aurora e la leggenda del suo sonno incantato, qui predetto da una strega, sotto il sole della Puglia. Così personaggi, tempo, costumi e vicende prendono decisamente un altro taglio narrativo e danno un senso originale all’interpretazione del balletto.

Al battesimo della piccola Aurora, la strega Carabosse, una vecchia chiromante specializzata in fatture ed esorcismi, non essendo stata invitata alla celebrazione, decide di maledire il destino della bambina che, al compimento del suo sedicesimo anno di vita, sarà punta da un fuso di una tessitrice. A rasserenare i genitori è una zingarella che, seguendo il rito della tradizione delle terre salentine, esegue un incantesimo per proteggere Aurora.

Sedici anni dopo, quando la guerra è ormai finita e tutto il male sembra essere dimenticato, si celebra il compleanno di Aurora, tra canti e danze popolari. Ma la vecchia megera si imbatte nella celebrazione portando con sé un dono funesto: una taranta salentina che punge la giovane Aurora facendola cadere in un sonno profondo. La “tessitrice” del maleficio non è altro che il ragno artefice della ragnatela.

 La vicenda procede nel più “classico” dei modi. Ma il principe azzurro, nella versione del «Balletto del Sud», si trasforma in un giovane antropologo, ispirato alla figura di Ernesto De Martino, che tra le sue esplorazioni nella villa leggendaria incontra la ragazza. Basterà un bacio e il suo amore vero per raggiungere il lieto fine. Agli spettatori la curiosità di scoprire il destino della strega Carabosse. Franzutti “ruba” dalla fiaba classica di Perrault l’essenza del racconto e la trasporta nel suo Salento per mescolarla alle leggende di una terra piena di memoria e di tradizione.

Dopo una prima parte classica, che dà il modo di apprezzare la preparazione accademica degli interpreti, l’esplosione di colori e folklori è inattesa quanto sorprendente. Franzutti aggiunge la sua originalissima alle innumerevoli versioni di questa storia, se si contano anche quelle cinematografiche e disneyane. Il coreografo salentino la colora di atmosfere mediterranee e sostituisce il bosco fatato con un uliveto.

«Nel realizzarne una mia versione – ha raccontato Fredy Franzutti – ho voluto avvicinarmi allo spirito leggero della storia, e insieme ho fatto sì che la fiaba stessa si avvicinasse a me e al mio mondo, cronologicamente e geograficamente. Con la storia di Aurora racconto il tempo dei miei nonni, il tempo di mia madre, il mio tempo. La produzione, nelle sue tappe in giro per l’Italia, mette in scena la memoria mitica di una terra nella quale, in uno dei suoi scritti, Marguerite Yourcenar vedeva l’Oriente dell’Italia».

Grazie alla drammaturgia, all’ambientazione e alla singolarità dei personaggi, lo spettacolo si è saputo imporre, sin dalle prime rappresentazioni, all’attenzione del pubblico e della critica. «Una vera botta di teatro, un’idea geniale», scrisse Vittoria Ottolenghi, rimpianta decana della critica di balletto. Gli assieme dei danzatori nelle scene più festose e l’accurata esecuzione dei protagonisti hanno suggellato il successo dello spettacolo.

 Si comincia alle ore 20.30
Durata dello spettacolo: un’ora e 40 minuti (due atti)
Prezzo speciale per scuole di danza e liceo coreutico: 10 euro
Biglietteria online http://bit.ly/2gN3imy

Tel. (0831) 229230 – 562554

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*