BRINDISI- La Cisal Federenergia annuncia la procedura di raffreddamento nei confronti di Enel produzione in merito alla situazione dei lavoratori alla centrale Federico II di Brindisi.
“La situazione contingente e particolare del sito produttivo della Centrale Federico II°, continua a registrare deficit aziendali che si ripetono in continuazione e che interessano i lavoratori diretti e quelli dell’indotto- scrive Angelo Petraroli, segretario regionale Cisal Federenergia- a ciò si aggiunge una politica della Società Enel tendente a favorire in “varie forme” gli esodi del personale, giungendo finanche al licenziamento dei lavoratori. Si osserva inoltre, sempre per parte Enel, una drastica diminuzione dei costi nell’aggiudicazione delle gare di appalto che vengono assegnate con ribassi in contrasto ai limiti tabellari previsti per legge. Inoltre, i negoziati con le organizzazioni Sindacali e con le RSU, per affrontare e risolvere i problemi dei lavoratori, risultano deficitari, e da molti mesi registriamo “un’astuta” mancanza di convocazioni del tavolo sindacale da parte dell’Enel.”
Cisal lamenta una scarna politica di assunzioni ed una poca attenzione verso i lavoratori della Centrale ex Enel di Br Nord che da tempo, la società A2a ha collocato in Mobilità / trasferta. “Una ulteriore e importante riflessione- aggiunge- merita la grave insufficienza dei riconoscimenti professionali che Enel ha prodotto di recente ai dipendenti di tutte le Aree dell’UB causando, così facendo, discriminazioni ingiustizie e malcontenti. E per ultimo, non si può fare a meno di non evidenziare una fatiscente politica sulla Sicurezza, studiata ad arte per allontanare la responsabilità oggettiva dalle figure Direzionali e trasferirla sulla restante parte dei lavoratori.”
Cisal chiede più gratificazioni ai lavoratori – più assunzioni – più trasparenza nell’appalto – più sicurezza – incontri sindacali dedicati. Per questi motivi attiva la procedura di raffreddamento.
BrindisiOggi
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