BRINDISI – “Un’amministrazione senza quote rosa non va avanti: se il sindaco non è in grado di affrontare i problemi della città ne prenda atto e metta fine a questa esperienza amministrativa: questo non è un reality show”; dure le parole di Rosella Gentile, che firma a nome delle donne del Partito Democratico e dei Giovani democratici un comunicato stampa che punta dritto verso le responsabilità della Sindaca Carluccio.
Prima spinosa questione, quella delle quote rosa in giunta, che già nella Giunta Consales presentava questa mancanza. “Il Prefetto Vardé, con una comunicazione del 16 novembre, ha detto a chiare lettere alla sindaca Carluccio che l’amministrazione da lei presieduta rischia lo scioglimento se non adegua la composizione della giunta alle direttive di Legge sulla parità di genere – sottolinea Gentile – In sostanza il fragile equilibrio tra le litigiose componenti dell’attuale maggioranza sta per saltare ancora una volta di fronte ad una disposizione tassativa del principale rappresentante della Repubblica sul territorio”.
“A nulla è servito aver consultato preliminarmente l’illuminato staff di quattro esperti del quale si è circondata mentre il saggio garante della trasparenza parla di amministrazione ancora in fase di rodaggio – dichiara Gentile, che ironizza sul modo di rapportarsi ai problemi da parte della prima cittadina di Brindisi – I primi 100 giorni di governo sono però passati da un pezzo e la sindaca ha affrontato il problema dell’immondizia solo facendosi filmare perplessa vicino ai cassonetti stracolmi mentre i disservizi della mensa scolastica ha cercato di fronteggiarli facendosi ancora una volta filmare intenta ad esaminare con la cuffietta in testa la dispensa della Markas – continua Gentile -Per il gigantesco problema della Multiservizi non basterà una sua prossima visita con aria affranta al capannone ex-Saca (sede della compartecipata comunale) mentre in risposta alla lettera del Prefetto potrebbe rivelarsi inutile programmare una lunga passeggiata tra le donne del mercato settimanale del giovedì. Va infatti spiegato alla sindaca che quello a cui sta prendendo parte non è un “reality show” e che fare il primo cittadino non significa solo indossare fasce tricolori e tagliare nastri ma soprattutto affrontare i problemi seriamente e cercare di risolverli – puntualizza Gentile – Se non è in grado di farlo ne prenda atto e metta una volta per tutte fine a questa esperienza amministrativa. Gliene saranno grati i cittadini e forse qualche membro dell’attuale maggioranza che non riesce per sua stessa ammissione a presenziare alle sedute del consiglio comunale senza doversi allontanare in preda a conati di vomito”.
La Gentile conclude con un invito. “Se l’istinto di conservazione della poltrona e la rivisitazione esasperata del manuale Cencelli dovessero prolungare ancora per un pò questa agonia, La invitiamo per l’ennesima volta ad istituire la “Commissione pari opportunità” la cui nomina giace sulla carta da anni e che, come organo consuntivo, avrebbe potuto evitarle che si arrivasse alla lettera del Prefetto con tutto quello che ne consegue. Ringraziamo infine come donne del PD e come cittadine di questa città il prefetto Vardè per aver preteso il rispetto della Legge ed aver imposto di conseguenza la corretta interpretazione e valorizzazione del ruolo femminile nella politica locale”.
BrindisiOggi
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