MESAGNE – L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha seri dubbi sulla procedura del bando alloggi legato al progetto comunale territoriale aderente al Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar), che avrebbe dovuto scegliere le offerte dei proprietari delle abitazioni.
E lo scrive, nero su bianco, su un parere inviato al Comune e sollecitato dai consiglieri comunali del Partito Democratico Mingolla, Orsini, Saracino e Pastore: il progetto, già ammesso a finanziamento per 485 mila euro, è stato congelato nella fase esecutiva dalla Giunta, su parere del Segretario Comunale.
L’Anac ha chiesto espressamente al Comune di correre ai ripari, verificando i provvedimenti adottati, oltre alla richiesta, espressamente indicata, di verificate la congruità del contributo percepito dall’affidatario per l’affitto dei locali, se vi siano divergenze tra le strutture indicate in sede di offerta e quelle messe effettivamente a disposizione dall’aggiudicatario, e se e con quali modalità sono stati effettuati i controlli del caso sulla correttezza dell’esecuzione delle prestazioni da parte dell’affidatario. Il Comune dovrà rispondere entro 30 giorni dalla ricezione del parere dell’Anticorruzione.
Nello specifico, l’Anac ha sottolineato che l’affidamento di bandi come questo deve fondarsi su principi “come efficacia, economicità, trasparenza, imparzialità e proporzionalità”.
Le amministrazioni, secondo quanto riscontrato dall’Anticorruzione, deve attenersi ai principi generali in materia di affidamenti pubblici. Il bando in questione, invece, risulta essere stato “pubblicato solo sul sito web del Comune di Mesagne con un termine di ricezione delle offerte estremamente breve ed in prossimità delle festività natalizie (12-29 dicembre 2015), ed è pervenuta una sola offerta da parte dell’operatore economico risultato aggiudicatario”. Di fatto, sarebbe stata violato il principio di pubblicità del bando, che doveva essere maggiormente diffuso per essere raggiunto da un numero maggiore di probabili operatori interessati.
In particolare, l’Anac riscontra anomalie relative alla “mancata indicazione del prezzo a base di gara”, ma soprattutto “non viene acquisito il Cig, con le conseguenze relative alla mancata tracciabilità dei flussi finanziari ed elusione del contributo in favore dell’Anac”.
Dal controllo effettuato, “dal bando di gara non si evince il corrispettivo delle prestazioni oggetto dell’affidamento”, così come, “nel criterio di aggiudicazione prescelto, dell’offerta economicamente più vantaggiosa, manca totalmente la componente economica, in quanto sono valutati solo elementi di natura tecnica”. Infine, non sono stati disciplinati i controlli nella fase esecutiva.
BrindisiOggi
Forse a taluni sembrerò noioso e ripetitivo, ma i fatti mi danno ragione: rifugiati ( presunti tali) , richiedenti asilo ( sempre presunti tali) , clandestini irregolari ( quasi tutti) sono diventati un BUSINESS , una architettura di nuovo malaffare nazionale dove, in diversa misura ed a vario titolo, cercano di infilarci le dita, le mani e perchè no anche gli avambracci interi. Qui addirittura si è scomodata l’ANAC che , chissà, cosa avrà visto. Qui, nella fattispecie e chissà in quante altre occasioni simili, che cosa sarebbe potuto succedere ? Dalla lettura dell’articolo si può ipotizzare uno scenario come segue: avranno fatto vedere che mettevano a disposizione qualche abitazione, e poi nell’effettivo, rendevano disponibile topaie ed abituri modello “favelas” brasiliane. Il tutto, chiaramente, facendoselo pagare quanto l’affitto di un attico pentavani a Viale Parioli a Roma o di un locale commerciale a Via Monte Napoleone a Milano. Non ipotizzo, per logica deduzione, che “giri” farebbero le fatture…….Ora mi chiedo: a fine mese 100 e passa famiglie a Brindisi finiranno sul lastrico perchè non vi sono i quattrini per pagare gli stipendi al personale della società Santa Teresa: hanno detto che è finita, tutti a casa. Ma come, per mettere su RUBERIE e CORRUTTELE legate in qualche modo ai clandestini si trovano subito metodi, procedure e stanziamenti e per un centinaio di famiglie ITALIANE non c’è più niente da fare? Devono crepare? Quando la smetteremo di subire? E mi fermo qui, perchè la sedizione non è permessa…..