La sentenza del carbone: condannati due manager, 11 assolti, Enel deve risarcire gli agricoltori- Video

BRINDISI- Oggi si scrive un‘importante pagina della storia dei rapporti di questa città con la società energetica.  Arriva la sentenza di primo grado sulle polveri di carbone della centrale Enel Di Cerano che avrebbero insozzato le piantagioni a ridosso del nastro trasportatore. Finisce con due condanne,  due prescrizioni e 11 assoluzioni tra dirigenti Enel e imprenditori.  Enel è stata condannata a risarcire gli agricoltori.

Nel dettaglio condannati a nove mesi reclusione i due manager Enel, Calogero Sanfilippo e Antonino Ascione, prescrizione per altri due dirigenti Enel, Sandro Valery e Luciano Mirko Pistillo, e con l’assoluzione di altri 11 imputati, 2 dei quali imprenditori locali.
I due condannati, in solido con Enel Produzione, dovranno anche risarcire alcune delle parti civili e in particolare tutti gli agricoltori proprietari di terreni nella zona che avevano chiesto il ristoro del danno subito per il deposito di polvere di carbone sulle colture.
Sono stati assolti “per non aver commesso il fatto” Vincenzo Putignano, Lorenzo Laricchia, Fausto Bassi, Diego Baio, Gianmarco Piacente, Fabio De Filippo, Giuseppe Varallo, Massimo Distante, Giovanni Madia, Aldo Cannone e Luca Screti.

Le indagini sui presunti casi di danneggiamento e insudiciamento delle colture erano state condotte dalla Digos di Brindisi. L’accusa nel processo, sostenuta dal pm Giuseppe De Nozza. Rigettate le domande di risarcimento dei danni proposte dalle altre parti civili: il Comune, la Provincia, gli altri enti, e le associazioni ambientaliste.

BrindisiOggi

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