Senza una scuola, gli studenti del Ferraris fanno lezione per strada: “Non ci sono spiragli, è un dramma”

BRINDISI-   Fanno lezioni per strade perché la loro scuola cade a pezzi. Non hanno più un tetto dove stare. Gli  studenti dell’istituto professionale Ferraris di Brindisi questa mattina hanno fatto lezione nel parco cittadino Cillarese. Seduti per terra  a fare disegno tecnico, o  Scienze tra la vegetazione del parco. In molti hanno fatto Educazione fisica, tanto nella loro scuola una palestra non ce l’avevano da tempo. Sabato la scuola è stata chiusa per un’ordinanza della sindaca Carluccio dopo le insistenze della preside Rita Del Vito a seguito di un sopralluogo dei tecnici che segnalavano la struttura come inagibile, almeno una parte di questa.  Un edificio con solai sostenuti da puntelli, infissi colabrodo e crepe sulle pareti. Sino a venerdì scorsa  640 alunni faceva lezioni in queste condizioni.  Ora arriva il momento più difficile. Non  è stata trovata una soluzione, ieri è arrivato il parere negativo del comandante dei vigili del fuoco di Brindisi su un trasferimento nelle aule dell’ex Di Summa.  Ragazzi, preside e docenti, sostenuti anche dai genitori,  non si arrendono.

La loro scuola è di proprietà della Provincia che dopo la legge Delrio dice di non avere più molte risorse disponibili, e in passato sono stati fatti solo interventi tampone.  La soluzione prospettata dalla Provincia di smembrare le classi  in altri istituti non è stata accettata dalla preside, perchè questa non garantirebbe il percorso di studio in assenza di laboratori. Essenziali per una scuola professionale.

 

Per ora nessuna certezza, salvo quella di non avere un tetto dove studiare.

Vi proponiamo l’intervista alla preside Rita De Vito

Lu.Po.

3 Commenti

  1. Si è il dramma di un paese in via di sottosviluppo:Non si trova più qualcuno che abbia un piccolo,ma proprio piccolo,rimorso di coscienza in questa vergognosa situazione,ma solo assurde incomprensioni verso giovani che non conoscono il passato,non riescono a vivere il presente e non sanno cosa aspettarsi dal futuro.Senza attendere domani questi,già da oggi, possono domandarci dove eravamo e dove siamo quando poteri,gestiti e manipolati da forze molto basse, speravano e sparano solo nell’assistenza della fortuna quando in ballo ci sono la vita di studenti e insegnanti?

  2. Ragazzi, ma spiegatemi un pò una cosa: se facevano i lavori alla vostra scuola e a qualche altra a cui necessitavano, mi sapete dire dove prendevano i soldi per pagare la rata di leasing per l’aeroplano che ha portato il Grande Bugiardo nazionale ed il suo ruffiano toscano N.1 a fare bisboccia dal suo amico alla Casa Bianca? Siate ragionevoli, perbacco……. e poi su col morale: non sapete che il Paese è in ripresa e che tutto va bene, madama la marchesa?

  3. L’Amministrazione e la politica tutta, si devono mobilitare per trovare IMMEDIATAMENTE una soluzione al problema.
    Certo, ci sarebbe da dire, ma possibile che prima nessuno si sia accorto del problema? La scuola è diventata inagibile tra giugno e settembre?
    Ora di certo c’è però, che la comunità brindisina non può permettersi di rischiare che i ragazzi abbandonino la scuola.
    Gli amministratori hanno il dovere di risolvere il problema.

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