PD fa mea culpa: “Azzeriamo le cariche e ripartiamo”. Tomaselli replica a Brigante

BRINDISI– E’ tempo di fare “outing” per il Partito Democratico. Il risultato elettorale ha evidenziato una profonda crisi del centro sinistra ed ancor di più quella del PD. In terra di Brindisi il senatore Salvatore Tomaselli e l’onorevole Elisa Mariano ammettono le debolezze del partito e le cause che avrebbero demolito la fiducia nell’elettorato.

“Il Pd non è stato in grado di dare le risposte alle domande dei cittadini. O meglio non siamo stati in grado di interpretare la domanda sociale” ha detto Tomaselli.

In un paese già gravato da una crisi economica senza uguali, sarebbero venuti a mancare i punti di riferimento. La politica ed i politici avrebbero deluso gli italiani, in Puglia poi si è pagato il prezzo di un governo regionale da molti definito “precario”. Precario perché troppe volte si è discusso di Vendola e del suo futuro dimenticando le ragioni del suo ruolo.

Ma la nota più grave sollevata oggi dal Partito Democratico è quella legata allo scarso contributo dato dagli stessi rappresentanti di partito che oggi hanno un ruolo istituzionale.

Ci sono troppi uomini nelle istituzioni- ha spiegato Tomaselli- che pur rappresentando il PD,  non si sono per nulla spesi per questa campagna elettorale. Consiglieri comunali ed assessori , tanto a Brindisi che ad Ostuni, che hanno pensato solo a se stessi”.

“Noi- ha proseguito Tomaselli- siamo intenzionati a fare battaglia all’interno del nostro partito affinchè il PD venga inteso come luogo collettivo, d’interesse collettivo e non inteso  semplicemente come una riunione di comitati”.

Su quanto poi abbiano pesato le questioni locali ed in particolare la bufera  abbattutasi nell’ultimo mese sul sindaco Consales, il PD di Brindisi si assume le proprie responsabilità pur sottolineando che questioni simili restano marginali rispetto alla crisi nazionale  che ha investito il partito.

Tomaselli così non ritiene neppure di dar seguito alle battute che arrivano da SEL, dove il consigliere Giovanni Brigante parla di lui come “un candidato che non raccoglie consensi, non ben voluto dai brindisini”

“Non mai detto di essere un campione di preferenze, ma sono un persona onosta e competente. Ma poi dinnanzi ai problemi veri parlare di questo mi sembra una miseria”. Chiosa Tomaselli.

“I problemi del Pd sono stati ben altri- ha detto l’onorevole Elisa Mariano– basta fare un raffronto con il Movimento Cinque Stelle.  Grillo non solo è stato di rottura ma ha saputo dare spazio ai cittadini ed ai lori bisogni. Ha saputo dare un’alternativa”.

Dinnanzi a tutte queste ragioni il PD sembra deciso a dare una sterzata ed a cambiare rotta . Salta fuori così l’intenzione di portare il partito verso un Congresso Straordinario dove azzerare le cariche e ricominciare tutto da capo.

Al momento non si dimette nessuno, sia ben chiaro, l’azzeramento sarà decisione collettiva, una dimostrazione di presa di coscienza e delle proprie responsabilità. Da lì in poi il PD spera di ripartire.

Lucia Pezzuto

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